Orlandina-Barcellona: il derby del destino ai quarti di finale playoff
Come una collana di libri che sembra infinita, come una serie tv che non vuole finire, il secondo campionato italiano di pallacanestro presenta un quarto di finale playoff elettrizzante
, probabilmente il più interessante al pari del derby piemontese tra Biella e Torino: da domenica inizia la serie al meglio delle 5 gare tra Upea Capo d’Orlando e Sigma Barcellona, due realtà che negli ultimi 15 anni si sono succedute, sorpassate, rincorse e da ormai due stagioni ritrovate finalmente nello stesso campionato.
Una rivalità sportiva che si è riproposta per la prima volta, dopo circa 30 anni, a settembre del 2012, con le prime amichevoli e le prime sfide ufficiali in Coppa Italia: da lì in poi, un anno e mezzo ricco di derby, emozioni e sfide a distanza, il tutto in un comprensorio che da sempre si è distinto per la passione della pallacanestro.
Le 4 partite di campionato in queste due stagioni hanno dato ragione una sola volta, la prima al PalAlberti, alla Sigma Barcellona, mentre nelle successive 3 occasioni ha sempre vinto l’Upea Capo d’Orlando; se si contano anche le sfide di coppa, invece, il conteggio dice 3-3, perfetta parità. Il comune denominatore è stato invece lo spettacolo: in campo, tra due squadre belle ma con caratteristiche differenti, e sugli spalti, con una cornice di pubblico matura ed in ognuna delle partite degna di un evento di Serie A.
Due storie, quelle di Capo d’Orlando e Barcellona, che si intrecciano in mille modi, basti pensare agli uomini che negli anni hanno rappresentato queste realtà: primo su tutti Giovanni Perdichizzi, timoniere della Cestistica a fine anni ’90, trascinatore dell’Upea dei record in Serie A a metà anni 2000, poi tornato sia a Capo d’Orlando (2011/2012) che a Barcellona (2012/2013 e inizio 2013/2014) per delle parentesi da considerarsi in parte negative a causa dei verdetti di fine stagione. Oggi lo Sceriffo, pero’, la guarderà da casa, o magari sarà presente nel parterre del PalaFantozzi; Ugo Ducarello, assistente di Perdichizzi sia nell’Orlandina che nella città del Longano quest’anno; Matteo Soragna, che con la Cestistica dello Sceriffo conquistò la promozione in Serie A2 e adesso è invece il capitano dell’Upea; infine Alex Young, pescato lo scorso anno dal college dal ds Sindoni e portato in Italia dove, tra una vicenda e l’altra, si è fatto spazio diventando ora il migliore realizzatore del campionato (20.4 punti di media). Ma non a Capo d’Orlando, bensì a Barcellona.
Intrecci degni del miglior film di Tarantino, anche per quanto riguarda i risultati di queste due stagioni, con degli andamenti diametralmente opposti: giallorossi primi in regular season la passata stagione, Upea appena fuori dai playoff; oggi, situazione ribaltata, con i biancoazzurri secondi e la Sigma, appunto, settima, ultimo posto utile per entrare nei playoff.
Ma quanto puo’ incidere il passato con le sue storie e i suoi numeri? Nulla. Da Domenica si ripartirà da zero, i successi e le delusioni recenti andranno accantonate per dare spazio ad una nuova pagina di sport che nel bene o nel male verrà scritta nella storia di queste due società. L’orgoglio di una provincia, l’orgoglio di una regione che cestisticamente sta crescendo sempre di più.
In campo: Pozzecco e Calvani alla ricerca di tattiche e soluzioni vincenti
L’Upea si presenterà col solito quintetto formato da Mays, Portannese, Soragna, Archie e Nicevic; la Sigma dovrà prima valutare le condizioni di Maresca, fermo per un pestone che provoca fastidio già da qualche settimana. Con Collins in cabina di regia, Filloy e Fantoni sotto le plance, Calvani dovrà decidere come utilizzare Alex Young, perno d’attacco dei giallorossi, anche in funzione dell’eventuale assenza del capitano Maresca. Stesso discorso vale per Ganeto, sesto uomo ormai insostuibile, che però potrebbe far parte dello starting five.
Basile sarà l’arma in più per Capo d’Orlando: per tutta la stagione Pozzecco lo ha messo in campo per circa 10’ minuti nel primo tempo e poi reinserito a metà terzo quarto fino al termine della gara. All’andata fu micidiale. Imprescindibile il suo utilizzo nei minuti finali.
Interessante sarà l’impatto degli under: Laquintana, giovane talento in rampa di lancio, dovrà garantire freschezza e continuità al gioco orlandino anche quando Mays non sarà in campo; Iurato, utilizzato pochissimo nella gestione-Perdichizzi, ha ritrovato fiducia e minuti importanti con l’arrivo di Calvani.
La serie
Gara 1: Domenica 4 Maggio, ore 18.00 al PalaFantozzi
Gara 2: Martedì 6 Maggio, ore 21.15 al PalaFantozzi
Gara 3: Venerdì 9 Maggio, orario da stabilire, al PalAlberti
Ev. Gara 4: Domenica 11 Maggio, ore 18.00 al PalAlberti
Ev. Gara 5: Mercoledì 14 Maggio, orario da stabilire, al PalaFantozzi