A2 Gold – Napoli o Barcellona, per entrambe l’imperativo è vincere
Ripartire è l’imperativo che accomuna Napoli e Barcellona. Pur tenendo in debita considerazione i diversi obiettivi delle due compagini, ovvero una stagione da protagonista per Napoli e la salvezza per Barcellona, l’unica cosa che conta per entrambe è centrare la vittoria. Non esistono alternative. Napoli non può più permettersi passi falsi, essendo già incappata in uno stop interno contro Ferentino. Davanti agli azzurri non c’è solo Verona che marcia a punteggio pieno, con un’autorevolezza tale da intimorire le rivali. Ci sono anche formazioni non pronosticate alla vigilia della stagione che, sul parquet, stanno dimostrando di potere e sapere recitare un ruolo di primo piano in questa A2 Gold. Del resto un esempio di quanto siano pericolose queste realtà, la Givova l’ha vissuto sulla propria pelle domenica scorsa, quando si è dovuta arrendere alla determinazione di Agrigento, subendo la rimonta nell’ultima frazione per poi cedere nel supplementare.
Paradossale, se si pensa che proprio in una siffatta circostanza, l’esperienza e la maggiore profondità del roster partenopeo, avrebbero dovuto avere un peso specifico superiore. Invece la truppa di Calvani è finita sotto, ritrovandosi con un pugno di mosche in mano e adesso c’è l’urgenza di cominciare una striscia di vittorie, se si vuol restare agganciati ai quartieri alti del campionato. Barcellona, d’altro canto, non può di certo scegliere il ruolo di agnello sacrificale alle ambizioni dei padroni di casa, presa com’è dalla necessità di tornare a fare punti dopo le due battute d’arresto consecutive. I siciliani arrivano al PalaBarbuto con l’intenzione di mettere i bastoni tra le ruote agli azzurri, magari replicando la prestazione di un mese fa quando, al trofeo Renault, si aggiudicarono la sfida. «Sappiamo che ci attende una trasferta molto impegnativa, contro una delle squadre più forti del campionato, costruita con grandi risorse» ha dichiarato coach Perdichizzi nella conferenza stampa prima della partenza per Napoli. «A bocce ferme non ci dovrebbe essere partita, ma in campo vanno gli uomini e non il budget. La partita contro Casale è la dimostrazione che molto dipende da noi e dalla concentrazione che riusciamo a mettere in campo quindi, anche con Napoli, dipenderà molto da quello che saremo in grado di fare durante i quaranta minuti e dalla lettura delle diverse situazioni di gioco. Sappiamo di avere battuto i nostri prossimi avversari in precampionato, per quello che può contare e ciò farà loro alzare l’asticella di attenzione nei nostri confronti, specie considerando che in casa hanno già commesso qualche passo falso. Dovremo essere bravi – conclude lo “Sceriffo” – a scovare i loro punti deboli eventuali e metterli in luce». In precampionato, oltre ad una zona che di fatto disinnescò le bocche di fuoco partenopee, fu il trio di lunghi Garri, Borra e Da Ros a creare i maggiori grattacapi. E se ad Agrigento proprio la lotta sotto i tabelloni che ha visto Napoli soccombere, di fatto, ha deciso il risultato, ecco che suona più di un campanello di allarme per coach Calvani. Ma è tempo di mettere al bando incertezze ed esitazioni, bisogna spiccare il spiccare il volo. E la vittoria è l’unico modo.