Mens Sana, con Casalpusterlengo per riprendere il filo del discorso playoff. Il preview
Un posticipo amaro per la Mens Sana, che battuta a Rieti 69-61 nella sua peggior prova offensiva stagionale e apparsa in grosso debito d’ossigeno, ha avuto ben poco tempo di recuperare le forze in vista dell’impegno di domenica di Casalpusterlengo. Che alla luce dell’economia dei prossimi playoff è di vitale importanza per i destini senesi, visto anche gli ultimi due impegni saranno di elevato coefficiente di difficoltà piuttosto elevato (Ferentino fuori e Biella in casa) per provare ad arricchire il bottino utile al miglior piazzamento possibile in post season. Forse proprio la matematica, una volta sul parquet in terra laziale, ha tolto un po’ di fame ai biancoverdi, che non devono però cadere nel tranello: in virtù delle sue qualità tecniche e numeriche, Siena per stupire e andare oltre i suoi limiti deve sfruttare al meglio il fattore campo, e puntare tutto su ritmo ed intensità, due specialità della casa totalmente dimenticate a Rieti. Dove anche la luna al tiro è stata stortissima, e gente come Bryant e Udom, negli ultimi tempi veri trascinatori, hanno toppato completamente (per il play prima gara sotto la doppia cifra nel girone di ritorno).
Contro Casalpusterlengo quindi ci vorrà la vera Mens Sana vista prima di Rieti, ma come sempre non sarà facile: la Assigeco, pur in striscia negativa da 4 giornate, è squadra tosta e preparata, e nell’ultimo turno ha fatto dannare Tortona perdendo di un solo punto. La truppa di Finelli ha un margine sufficiente sulla zona calda, ma non vuole rischiare nulla, quindi la trasferta al Palaestra sarà affrontata come una battaglia, e non sarebbe altrimenti visto l’andamento di questa A2. Poletti e Jackson saranno i perni su cui si poggerà l’offensiva ospite, che può contare su gioventù ed esperienza, tra i vari Fultz, Chiumenti e Sandri: un team organizzato, anche se un po’ corto, che può però andare in difficoltà se Ramagli e suoi interpreteranno al meglio la gara, specie in difesa, sfruttando al contempo le armi proprie quali l dominanza sotto i ferri di Diliegro, l’atletismo di Udom e i punti in uscita dalla panchina di Bryant, due che hanno molto da farsi perdonare dopo Rieti
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