Mens Sana 1871: lunedì nasce il Consorzio, poi la trattativa con la Polisportiva. Marruganti: “Ci ho messo la faccia, fermata la vendita dei giocatori”
Terzo appuntamento di sabato fare il punto della situazione dei lavori in corso dell’operazione salvataggio del consorzio “Io tifo Mens Sana”. I promotori dell’iniziativa, Giangastone Brogi, Guido Guidarini, Piero Franceschini e Alfredo Barlucchi hanno confermato che lunedì ci sarà l’ufficialità giuridica dell’associazione consortile, la cui base già negli ultimi giorni è stata allargata e che avrà ora validità effettiva per fare la sua proposta di ristrutturazione del capitale sociale e per attrarre quanti più soggetti possibili. La ragione sociale della nascita sarà quella di promuovere la collaborazione con gli altri club, per una cooperazione volta alla valorizzazione dello sport cittadino e delle sue realtà, in particolar modo la Mens Sana. Agli aderenti sarà proposta una tantum da 1500 euro e una sottoscrizione da 5000 euro con cadenza annuale per tre anni, in cambio della valorizzazione dei loro marchi, benefit diretti e indiretti: ad appoggiare l’azione del gruppo anche il sindaco Valentini e la Camera di Commercio, che opererà da tramite per la ricerca di partnership. Con la creazione ufficiale del Consorzio, il progetto sarà completo e avrà la necessaria validità e solidità per essere ascoltato, tanto che già da martedì sarà chiesta la convocazione del cda della Mens Sana 1871: la prima parte di una partita a scacchi fondamentale, con i soci che dovranno deliberare sulla proposta di riordino delle quote che riceveranno, nella speranza che l’assemblea non sia rinviata e la situazione non precipiti, anche se sulle conseguenze di un possibile rinvio sono state date ampie garanzie, a meno di dissesti o distrazioni di denaro: “Dalla Polisportiva sono arrivati importanti segni di disgelo – ha affermato Guidarini – siamo in piena negoziazione e abbiamo il mandato per trattare. Con la raccolta fondi in atto e il consorzio possiamo giocarci la partita e i soldi”
Fra i presenti, anche Danilo Bono, possidente di una percentuale privata e soprattutto l’ex presidente e attuale ds Lorenzo Marruganti, che ha fatto intendere che gran parte delle ultime contestate decisioni sono state opera dell’azionista di maggioranza della società: “Fin dal primo giorno ho appoggiato e contribuito al processo di questi lavori – ha dichiarato – purtroppo a causa delle improvvise dimissioni non c’è stato modo di fare chiarezza, e sono uscite tante voci. Dico solo che io in tutto questo ci ho messo la faccia impedendo la ventilata vendita dei giocatori. Io e gli altri del cda se siamo qui è perché condividiamo quest’iniziativa e vogliamo andare avanti. La lettera al cda per fare la proposta forse non basta, ci vuole qualcosa di vincolante. Io, come Bono, valiamo due voti, visti gli attori in gioco bisogna fare presto”
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