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Mancinelli: “La Legadue non è un problema. Ho scelto il progetto”

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Stefano Mancinelli

Prime parole da nuovo giocatore di Torino per il capitano della nazionale Stefano Mancinelli, che dal ritiro della nazionale parla per la prima volta ,dopo l’ufficialità, della sua scelta di accasarsi alla PMS e di ricominciare dunque dalla Legadue Gold rimettendosi in gioco dopo una stagione vissuta prima da spettatore e poi da non protagonista con Cantù.

 

E’ un Mancio carico e determinato quello che traspare dalle sue dichiarazioni rilasciate al quotidiano “La Stampa” di Torino: “Ho giocato tantissime partite tra serie A, Eurolega e Nazionale, la LegaDue non rappresenta assolutamente un problema. Ho ricevuto offerte dalla nostra serie A, ma si trattava di proposte annuali che non mi convincevano molto. E’ l’unica società che mi ha offerto un triennale e un progetto, e una delle pochissime realtà veramente solide che ci sono in Italia. Era un’occasione da cogliere al volo, al di là dell’aspetto economico (si parla di oltre 500 mila euro in tre anni, ndr). E poi è una città bellissima, che non vedo l’ora di imparare a conoscere”.

La parole chiave nella testa del Mancio è quindi progetto, che molto spesso in Italia non è assecondato rimanendo succubi e legati solo e soltanto del risultato domenicale: “Per me è un problema del sistema. Si fatica a investire sul basket, c’è poca possibilità di avere un qualche ritorno. Si mettono i soldi solo per passione, e basta. Non è facile andare avanti così per molti proprietari. La scelta di Torino gli permetterà di non allontanarsi troppo dal negozio che ha aperto a Milano insieme all’ex interista Marco Materazzi, “ma di certo la mia non è stata una scelta logistica, quello è un investimento, il basket è un’altra cosa”.

Concludendo l’intevista, il capitano della nazionale spende qualche parole anche sulla truppa azzurra che sta godendo di alcuni giorni di riposo dopo la vittoria della Trentino Cup, in attesa di scoprire quali saranno i 12 convocati definitivi: “Abbiamo fatto bene finora, facendo un gran torneo a Trento. I prossimi impegni, in particolare i tornei che affronteremo in Belgio e Grecia, saranno ancora più impegnativi, e dovremo continuare a esprimere grande cattiveria. Ma sono fiducioso: abbiamo un grande gruppo, l’anno scorso è scattata una scintilla”.