La Reale Mutua spicca il volo: 86-72 su Agrigento e messaggio chiaro mandato alle contenders
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Big match andato in scena al Pala Gianni Asti fra Torino ed Agrigento, riedizione della finale del 2015 che aveva permesso alla squadra piemontese di tornare in Serie A dopo un’assenza di più di vent’anni. Quest’oggi il risultato finale è incommensurabilmente meno significativo, ma il successo per 86-72 dei ragazzi di Cavina equivale a mandare un messaggio forte e chiaro alle contendenti per la promozione.
Per i siciliani, in un ottimo momento di forma, l’assenza di James è stata un macigno che ha pesato molto sul risultato finale; non è bastato mettere in mostra un gioco corale per poter fermare la corsa della Reale Mutua, che inanella il sesto successo consecutivo.
Ad incidere maggiormente sul risultato è stato il netto divario a rimbalzo (44-30) che ha consentito alla Reale Mutua di controllare il ritmo, eccezion fatta per l’avvio del match nel quale Agrigento grazie ai canestri di Pepe si è spinta fino al +9 (13-4).
Dopo aver messo sui binari dell’equilibrio la contesa con un ispirato Alibegovic, il secondo quarto è stato rapidissimo grazie al ritmo tambureggiante adottato dalle due squadre che hanno messo in mostra un gioco corale ed armonioso, a tutto vantaggio dello spettacolo per i tifosi, accorsi al Pala Gianni Asti più numerosi del solito.
Dopo oltre 15′ di sostanziale parità, l’equilibrio si è spezzato però proprio sul fine del secondo quarto con i canestri di Diop (9 punti solo nella seconda frazione), che ha battagliato e vinto il duello con l’espertissimo Easley (47-41).
Nel primo quarto invece c’era stato un duello chiuso senza vincitori né vinti fra Alibegovic e Pepe che dopo i 22 punti dell’andata, al 10′ ne aveva già segnati 9 (e 17 già al 20′) ed è stato il go to guy degli ospiti, chiudendo a quota 28 punti.
Il parziale a cavallo fra secondo e terzo periodo si è allargato ancor di più con la Reale Mutua che è arrivata al +13 (56-43), anzi +16 con il canestro e fallo di Cappelletti in transizione.
Veronesi dall’arco ha chiuso il parziale (59-43) e poi è arrivato il quarto fallo di Pinkins, tenuto in campo da Cavina nonostante il precoce terzo fallo attribuitogli. Agrigento è tutt’altro che arrendevole e ne approfitta con il gioco da 4 punti di Veronesi tornando a -8, complice un momento in cui la Reale Mutua ha abbassato l’intensità difensiva.
Nonostante abbia avuto più volte la possibilità di piazzare il controbreak e giocarsi il successo in volata, Agrigento non si è riavvicinata perché Torino ha acquisito anche la capacità di controllare l’avversario e di alzare i giri del motore nel momento di difficoltà.
La dimostrazione di questa capacità si è avuta quando l’ennesimo canestro di Pepe aveva riportato al 37′ Agrigento sotto la doppia cifra di vantaggio, a cui ha risposto immediatamente Marks dall’angolo. E’ stato proprio lui a mettere il sigillo sui due punti che, peraltro, certificano la fuga della capoclassifica complice la vittoria nello scontro diretto e il tonfo casalingo di Casale Monferrato.
MVP Basketitaly.it Diop: ha vinto il duello ad alta quota con Easley, confermandosi un totem difensivo ed offensivo per la Reale Mutua. Da quando è tornato dall’infortunio, Torino ha cambiato decisamente passo, e non è affatto un caso.
Torino-Agrigento 86-72 (24-23; 47-41; 69-61)
Torino: Alibegovic 15, Marks 18, Cappelletti 13, Cassar, Campani 2, Pinkins 16, Toscano 8, Castellino ne, Jakimovski ne, Reggiani ne, Diop 11, Bushati 3. All:Cavina
Agrigento:Rotondo 1, Cuffaro, De Nicolao ne, Veronesi 12, Chiarastella 3, Ambrosin 13, James ne, Moretti 2, Pepe 28, Easley 13. All:Cagnardi