JuveCaserta, presentato Sandro Dell’Agnello.
Un ideale connubio tra passato, presente e futuro nella sala clinic del Palamaggiò in occasione della conferenza stampa indetta dalla società bianconera per la presenza, al tavolo della presidenza, di Raffaele Iavazzi, attuale patron del club, Rosario Caputo, già a lungo presidente del sodalizio bianconero, Claudio Coldebella, direttore generale della Lega Nazionale Pallacanestro ma che proprio nella Juve ha iniziato la sua carriera dirigenziale, e Sandro Dell’Agnello, uno dei maggiori protagonisti dello storico scudetto casertano ed oggi nuovo allenatore del team casertano.
L’attività della LNP, i risultati conseguiti lo scorso anno, le prospettive del prossimo campionato con la presenza di alcuni tra i più gloriosi club della pallacanestro italiana hanno costituito l’argomento dell’intervento di Claudio Coldebella che, poi, ha anche avuto modo di rispondere alle domande dei giornalisti presenti illustrando le decisioni del Consiglio Federale con la ratifica della suddivisione nei due gironi est/ovest, così come da esplicita ed unanime richiesta delle società. Confermata la presenza su Sky sport anche nella prossima stagione agonistica, il direttore generale della LNP ha anche puntualizzato l’impegno del Consiglio Federale a perorare la causa di due promozioni dall’A2 alla Lega A. Cosa che potrebbe avvenire già dalla stagione 2016/2017.
Ovviamente, l’interesse dei giornalisti e dei tifosi presenti era puntato soprattutto su Sandro Dell’Agnello, tornato alla Juvecaserta dopo ventitré anni nella veste di allenatore della prima squadra. «Certamente c’è in me una grande emozione in questo momento. Quando mi ha chiamato il presidente Iavazzi – evidenzia il neo tecnico – ho detto al mio procuratore di stoppare tutte le altre possibilità. Volevo venire qui a Caserta, perché qui ci sono tutte le possibilità per fare bene. Solo ieri mi sono incontrato per la prima volta di persona con Iavazzi e Caputo e, perciò, è ancora presto per parlare di roster. Di sicuro puntiamo a fare una squadra competitiva che possa vincere quante più partite possibili».
Premesso che non si è modificato l’asset societario, il patron Iavazzi ha precisato il ruolo dell’ex presidente Caputo, che «sarà la persona che mi darà una mano per una serie di progetti e, soprattutto, mi starà vicino con la sua lunga e vincente esperienza nel mondo della pallacanestro», mentre Rosario Caputo ha sottolineato la strategia societaria. «Il coach deve stare tranquillo per poter svolgere il suo lavoro nel migliore dei modi. La nostra sarà una struttura snella, da cui non usciranno proclami o sogni di gloria. Abbiamo chiesto a Sandro le indicazioni per costruire una squadra che possa vincere quante più partite possibili. Io credo – ha sottolineato l’ex presidente – che in questo territorio in cui tutti parlano sia giunto il momento di fare qualcosa per la Juve. Ed è questo che mi ha spinto ad aiutare Iavazzi perché ora più che mai c’è bisogno di fare fronte comune»