Imola attende la Expert: Napoli in cerca di conferme e identità
Terza giornata del girone di ritorno, diciottesima partita del campionato nazionale Adecco Gold di Legadue, ancora tanta strada da percorrere e tanti cambiamenti in corso. Al PalaRuggi di Imola si accendono i riflettori per l’Andrea Costa contro l’Expert Napoli, un match dal sapore piuttosto agrodolce. Valutare un avversario dalla sua posizione in classifica è sempre un errore, bisogna restare con le gambe basse e la massima concentrazione, specie di questi tempi.Momenti di cambi di rotta, ma Imola ha una storia a se: la società non è in crisi solo di numeri, la rivoluzione passa dalla panchina allo spogliatoio.
Prima di Natale, in occasione della sfida contro Veroli, l’Andrea Costa affida le redini a coach Federico Vecchi, ex assistant di Vincenzo Esposito, tornato in campo a 44 anni dopo quasi cinque stagioni senza giocare. Ritrovata la casacca, “El Diablo” spiegò: “torno a giocare perché mi sento in debito con questa squadra, questa società e questa città“.
Un giocatore di immenso talento, Esposito fu il primo italiano a completare una stagione NBA (Toronto Raptors 1995/96) e non ha perso la sua classe con gli anni. Si era ritirato dall’attività nel 2009, iniziando la carriera di allenatore. In seguito alle dodici battute d’arresto ed una sola vittoria casalinga, risalente allo scorso 27 Ottobre 2013 contro Novipiù Monferrato, El Diablo lascia la panchina al suo vice, riprende le scarpette dal chiodo in memoria di uno scudetto a Caserta, 726 partite disputate e 13.286 punti realizzati. Un breve
inciso per rendere l’idea della passione che circola e pulsa a Imola, un suggerimento per gli azzurri a non prendere troppo a cuor leggero questa trasferta. Imola resta il fanalino di coda, saluta due giocatori come Marco Passera e Luigi Dordei, attraversa un periodo di declino, ma è pur sempre una compagine di rispetto.
Un folata di vento è arrivata anche sotto il Vesuvio: l’Expert ha esonerato Demis Cavina, una scelta dolorosa per i rapporti costruiti con la società di Balbi, consegnando la squadra all’attuale capo allenatore Massimo Bianchi. L’head coach di Napoli non ha deluso nella prima: i napoletani mandano a casa la seconda in testa GZC Veroli e mostrano già un gioco diverso. I miracoli non avvengono in sette o quattordici giorni, ma l’Expert è stata accarezzata da Bianchi, lui pretende l’anima. Per Napoli questa è la strada per la continuità: metterci tutta la “soul”, incrementare giochi a campo aperto, migliorare in transizione e in contropiede (magari cercando di allungare un po’ di più l’occhio al compagno davanti), giocare di squadra su tutt’e due lati del campo, migliorare le potenzialità offensive di Weaver. Nella trasferta imolese, Bryan e Brkic non hanno molte scuse: un lungo in meno nella batteria di coach Vecchi significa più “spazio” sotto i tabelloni. Gli uomini di Bianchi dovranno tenere bene le marcature nel gioco 1 vs 1 di Poletti e Warren Niles, capace di trovare la retina da quasi ogni punto del rettangolo. Imola punta molto sui singoli che sul gioco di squadra: l’altro americano, Ian Curtis Young è abile a trovare punti difficili, infilando la palla nonostante l’avversario addosso, ma poi forza troppo in molti frangenti.
L’Andrea Costa scenderà in campo con il sangue agli occhi e le tenteranno tutte per mantenere accesa la fiammella della speranza di salvezza. Napoli non dovrebbe far prendere neanche la targa, ma soprattutto dovrebbe dar prova di identità, possibilmente collettiva, di impegno, di orgoglio, di concentrazione. Vincere questa partita post Veroli, potrebbe significare qualche posto in più al PalaBarbuto contro Biella.
Domenica 26 gennaio ore 18 la palla a due sarà alzata dagli arbitri Boscolo Enrico di Chioggia (Ve), Chersicla Andrea Agostino di Oggiono (Lc), Pisoni Marco Di Gorgonzola (Mi).
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