Gerasimenko voleva acquistare la Mens Sana a luglio: clamoroso rifiuto della società
Continua il turbinio di voci incontrollate e rivelazioni pericolose in quel di Siena, dove la barca sta nuovamente affondando in un mare di debiti, tra scarica-barili di responsabilità e scambi di cortesie istituzionali a colpi di comunicati stampa. L’ultima indiscrezione sulla vicenda, fatta da Giuseppe Nigro de la Gazzetta dello Sport su Pallaalcerchio, è di una clamorosa trattativa sfumata a luglio tra Dmitry Gerasimenko e il management della Mens Sana 1871: secondo quanto riportato, il magnate russo, interessato ad entrare nel basket italico, aveva formulato un’offerta per rilevare le quote di maggioranza del sodalizio bianco verde, trovando però il muro del presidente-ds Marruganti e del presidente della Polisportiva Ricci, che pretendevano di mantenere la maggioranza per garantire la “senesità” del gruppo dirigente, concedendo al massimo la minoranza. Condizioni ovviamente non accettate da Gerasimenko che ha poi dirottato le sue attenzioni su Cantù
Una scelta, visti poi i drammatici sviluppi, decisamente poco lungimirante e che dovrà un giorno essere spiegata: non finisce qui perché sempre secondo Nigro, ci sarebbero state altre offerte di sponsorizzazione, oltre a SaveEnergy, rispedite al mittente perché considerate non all’altezza, fra cui quella di Rete Ivo e de l’Erbolario. Decisioni che appaiono incomprensibili, alla luce della decisione del cda mensanino di dimettersi a causa del “disinteresse nazionale e locale verso il basket”
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