Forlì, l’entusiasmo dei 400 alla volta di Jesi
23 mesi fa esatti partì proprio dal Palatriccoli di Jesi la remuntada forlivese, che portò gli allora ragazzi di coach Vucinic ad una salvezza clamorosa in campionato.
Oggi quasi due anni dopo la situazione è identica ma completamente diversa sotto certi aspetti, i ragazzi di Dell’Agnello, già orfani di Miro Todic da 15 giorni, hanno sfoderato due prestazioni notevoli contro avversari di non poco conto, vincendo ed entusiasmando i propri tifosi, ora rispetto a Nardi & C. si trovano al 5 posto in classifica alla pari con Scafati e Bologna in piena lotta per entrare nella griglia playoff.
Nonostante una situazione finanziaria societaria ancora in debito d’ossigeno, ma con la certezza di arrivare a fine stagione senza troppi patemi, rimangono ancora per Forlì 8 incontri da disputare per raggiungere quel minimo ottavo posto che le consentirebbe, finalmente, di non chiudere il proprio campionato ai primi di maggio.
Conti alla mano basterebbe vincerne la metà, nelle ultime stagioni a quota 28 punti si ha sempre avuto la matematica certezza di entrare in griglia e calendario alla mano la questione è più che fattibile.
Adesso tocca ai ragazzi in maglia Le Gamberi, dimostrare che le 6 vittorie in trasferta fino ad oggi, non sono state frutto di fortuna, ma bensì di un gruppo coeso che nel tempo è riuscito nonostante tutte le difficoltà, a cementarsi e a dimostrare di meritarsi l’attuale posizione in classifica.
Domenica Soloperto & C. saranno in trasferta ma avranno il supporto di una marea biancorossa al seguito, si stima in circa 400 unità, pronte ad urlare il proprio Orgoglio Forlivese come recita lo slogan della squadra.
Jesi, che nell’ultimo turno ha tenuto testa al Palaferraris la più quotata Novipiù, perdendo solamente dopo un supplementare, ha come sempre nei due grandi “vecchi” Maggioli e Hoover la forza di mantenersi sempre a galla, anche se la classifica dei marchigiani non è proprio rose e fiori, solamente 14 i punti racimolati fino ad oggi.
Forlì che è reduce da due vittorie consecutive, ha ritrovato in Mattia Soloperto il totem dell’area piccola (29 rimbalzi nelle ultime 2 uscite) e un gioco di squadra spumeggiante, che dopo la partenza di Todic ha probabilmente rafforzato il gruppo e quei giocatori, vedi Borsato e Natali su tutti, responsabilizzati maggiormente in attacco rispetto a prima. Faro della squadra nonostante qualche sirena ancora rimane è indubbiamente Terrence Roderick, ormai pienamente recuperato dai malanni alla schiena, molto passerà dalle sue mani e dai suoi assist no look il gioco corale che Forlì sta facendo vedere su tutti i campi di legadue.
L’entusiasmo è a mille fra i supporters biancorossi come dimostrano i tanti gruppi creati su facebook e le discussioni che si creano in essi. Adesso e mai come prima c’è bisogno che il basket viva a Forlì, sperando che a giugno qualche manager appassionato possa far continuare ed aumentare questa passione biancorossa.