Matteo Montano, il nuovo Expert di Napoli!
Nei momenti come questi, quando tutte le attenzioni in casa Expert Napoli sono puntate sulle prime donne, quali gli americani Kyle Weaver e Tim Black, protagonisti con le loro maiuscole prestazioni del doppio successo consecutivo in quel di Brescia ed in casa contro Trieste nell’ultimo turno, è bello e giusto dare merito e luci della ribalta, anche alle cosiddette seconde linee, cioè quegli uomini che faticano tanto in allenamento e lavorano duro per conquistare la fiducia e minuti in campo da coach Cavina.
Sicuramente uno di questi è Matteo Montano, bolognese classe 1992, giunto in quel di Napoli dopo due stagioni consecutive in Legadue disputate con la sua Fortitudo Bologna. Il giovanissimo playmaker giunto dalla città delle Due Torri fin da subito ha dimostrato di saperci fare con la palla a spicchi tra le mani guadagnandosi il premio di miglior giocatore alla prestigiosa kermesse giovanile del Trofeo Malaguti di San Lazzaro nel 2009, e con la trafila nelle nazionali giovanili italiane dove ha giocato anche gli Europei di categoria a Vilnius. Nella sua esperienza alla Fortitudo si è fatto apprezzare per la sfrontatezza ed il carattere da veterano messi in campo nonostante la giovanissima età, infatti seppur solamente diciannovenne, Montano nella stagione 2011/12 ha avuto già discreto spazio nella Conad allenata da un coach esperto e navigato come Zare Markovski. Percorso di crescita che è continuato l’anno passato, anche, sotto la guida di un altro coach abituato a lavorare con i giovani come Salieri, ma purtroppo molti acciacchi fisici hanno costretto il buon Matteo a sole 12 presenze in tutto il campionato di Legadue, l’ultimo per la Fortitudo prima che quest’estate il titolo del glorioso club bolognese fosse acquisito da Maurizio Balbi. Probabilmente, anche a causa delle scorie della non fortunata stagione precedente, la nuova avventura per Montano è incominciata un tantino in sordina con la nuova casacca dell’Expert, dove il ragazzo irriverente in senso cestistico visto negli anni precedenti era sembrato intimorito dalle responsabilità in cabina regia affidategli da coach Cavina. La gara della svolta per Montano può essere individuata in quella di Sabato 9 Novembre a Trento, quando anche a causa delle tante assenze tra le fila azzurre il play bolognese ha avuto molto spazio in campo, ed ha sentito la fiducia non solo da parte del tecnico, ma anche dei compagni. Nella sfortunata gara in terra trentina, infatti per Montano ci furono quasi 21 minuti di utilizzo con 10 punti realizzati con il 4/5 al tiro totale. La gara di Trento non è rimasta una meteora per il ragazzo bolognese, che è stato il migliore in campo nella peggiore esibizione stagionale dell’Expert contro Verona (12 punti con 2/2 da due e 2/4 da tre), ed ha dato un buon contributo anche nell’ultima vittoria casalinga contro Trieste (9 punti e 2 assist). Questi ultimi numeri sviscerati dimostrano come l’impatto dell’ex Fortitudo stia notevolmente lievitando all’interno del gruppo azzurro, e di come sia importante per coach Cavina avere a disposizione un giocatore sul quale poter sempre in un ruolo chiave come quello di regista di scorta. In questo senso troppe volte Black era arrivato al termine delle gare con la spia rossa lampeggiante in termini di energie fisiche, mentre con un Montano capace in gergo tecnico di ricoprire il ruolo di “giocatore di rottura” coach Cavina oltre a dare minuti di riposo al suo regista titolare, può aver garantito anche quel cambio di ritmo sia in difesa sul play avversario sia in attacco, cambio di ritmo che troppe volte era mancato nelle prime uscite stagionale. L’augurio per le sorti dell’Azzurro Napoli Basket, e per lo stesso Montano è di vedere un giocatore, capace di mettere in campo la sfrontatezza e la lucida incoscienza della sua giovane età, mettendo definitivamente da parte i timori e le paure palesate, comprensibili per un ragazzo classe 92, delle prime uscite.
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