Il punto sulla Dna Gold: Due serie di semifinale dal sapore di finale
Pronostici tutti rispettati nel turno dei quarti di finale di Dna Gold con tutte le favorite sulla carta che hanno rispettivamente superato il loro turno di qualificazione, mentre le maggiori sorprese sono arrivate dalle enormi difficoltà incontrate dalla Tezenis Verona per avere ragione di una quanto mai agguerrita Veroli.
Serie complicatasi per i veronesi già in gara uno, quando i ciociari sono riusciti ad espugnare il PalaScaligera, e morte sportiva intravista per i gialloblù quando in gara 4 davanti al proprio pubblico ed avanti 2-1 nella serie i ragazzi dell’ottimo coach Remondino hanno avuto la possibilità di chiudere la contesa in proprio favore. Qui è arrivata la reazione della squadra di Ramagli, che è riuscita ad espugnare il parquet laziale dopo un tempo supplementare, ma chi avrebbe pensato che gara 5 in quel di Verona sarebbe stata una pura formalità in favore degli scaligeri è stato ampiamente smentito perché per avere la meglio su una Veroli, tornata quella dei giorni migliori di regular, è servito un altro overtime per Callahan e compagni. Verona affronterà in semifinale Capo d’Orlando, mentre nell’altra semifinale si daranno battaglia l’Aquila Trento e la Manital Torino. Leggi semifinale, ma è quasi come leggere finale non solo per il valore delle squadre che si confronteranno in campo, ma anche per le vicende extracestistiche che si stanno vivendo in questi giorni al piano superiore in A. Facendo una breve sintesi: come saprete tutti vi è un unico posto da assegnare per la promozione in A e ne avrà diritto la vincente di questi play-off, ma i fatti e le voci che arrivano da Siena con la Mens Sana in liquidazione, e con l’eventuale prima squadra ad aver diritto a prendere il posto dei senesi in caso di fallimento, la retrocessa Montegranaro, anch’essa in notevoli difficoltà economiche dal punto di vista societario, ci lascia pensare alla fine, che l’idea che siano due le squadre a salire in massima serie da questi play-off di Dna Gold, cioè le due finaliste, non sia così peregrina. Torniamo, però, alla vicende del campo ed alle semifinali, dove come detto in precedenza la scampata all’imboscate ciociare Verona affronterà l’Upea Capo d’Orlando, caricata a molle dal passaggio di turno contro i cugini-rivali della Sigma Barcellona, dopo una esaltante e rocambolesca rimonta sul campo avversario in gara 4, che ha consegnato a Basile e compagni la vittoria 3-1 nel quarto di finale. La sfida tra i siciliani, i quali avranno il vantaggio del fattore campo, ed i veronesi si annuncia in grande equilibrio anche se si vanno a leggere i precedenti della regular season con la vittoria degli uomini del Poz di una lunghezza nel turno casalingo d’andata, mentre al ritorno in quel di Verona furono i padroni di casa ad imporsi per 86-82 al termine di una gara altrettanto equilibrato ed appassionante. In così grande equilibrio il pronostico vede leggermente favoriti i siciliani perché hanno l’indubbio vantaggio del fattore campo, hanno speso qualche energia in meno rispetto ai veronesi nel turno dei quarti (particolare rilevante vista l’età non verdissima di elementi cardini del roster orlandino), e sono sembrati più brillanti dei veronesi, quest’ultimi schiacciati dal peso di non poter sbagliare contro Veroli. Discorsi analoghi per quelli fatti per Capo D’Orlando per la Manital Torino, gasata ed esaltata dalla vittoria nella serie per 3-1 nel derby contro Biella, ma nel caso dei torinesi c’era da ribaltare il fattore campo a sfavore, operazione riuscita in gara due. Onore delle armi per la bella e sfortunata Biella, protagonista in un derby in cui non sono mancate polemiche ed eccessi agonostici, ma Torino ha dimostrato in gare, dove si alza notevolmente il tono agonistico della contesa, di avere giocatori come i vari Mancinelli, Amoroso e Bowers in grado di fare la differenza in termini di doti tecniche ed esperienza. Conscia di ciò è l’Aquila Trento,la quale, come era lecito da aspettarsi, ha superato facilmente in tre gare la formazione di Agrigento, quindi coach Buscaglia ha una squadra più riposata, ma forse meno allenata in situazioni di bagarre agonistica rispetto Torino. Per la squadra torinese stesso discorso fatto alla vigilia della serie contro Biella: sarà fondamentale riuscire ad espugnare una volta il parquet dei trentini per ribaltare il fattore campo, ma non sarà sicuramente impresa facile perché la squadra di Buscaglia sul campo amico è stata quasi imbattibile in regular season ed ha inoltre vinto entrambe le sfide di campionato sulla squadra di Pillastrini: quindi pronostico incertissimo ma piccolissimo favore per i piemontesi dal roster più lungo ed esperto, che potrebbe fare la differenza in una serie equilibrata e dalle molte partite ravvicinate. In conclusione a noi non ci resta che stare comodamente seduti (in palasport gremiti o sulla poltrona di casa) per vedere chi saranno le due finaliste, e magari le due promosse al prossimo campionato di Lega A 2014/15.