Di Bella e Brescia cercano a Torino i punti per la Final Six
Manital Torino e Leonessa Brescia, attualmente seconda e terza in classifica, cercheranno domenica la qualificazione aritmetica per le Final Six, a cui parteciperanno le prime quattro della lega Gold e le prime due della lega Silver. Ma sopratutto sarà un confronto fra dirette rivali per la promozione, come ammesso da entrambi gli staff dirigenziali ad inizio stagione.
La squadra di Martelossi dopo un favoloso avvio ha avuto una flessione nel rendimento, testimoniata dalle tre sconfitte nelle ultime quattro uscite, contro avversari considerati come “mine vaganti” del torneo come la Junior Casale oppure contro squadre che stavano rendendo al di sotto delle aspettive ma che si sono ritrovate (Napoli e Verona).
Il roster è profondissimo in ogni reparto, ricco allo stesso tempo di talento e solidità, ma ha sofferto l’assenza per infortunio di Robert Fulz, che aveva in mano il gioco della squadra lombarda. I due americani sono vere stelle: Tamar Slay è stato un giramondo in serie A dove ha vestito le maglie di Venezia ed Avellino per citarne alcune, ideale come secondo violino le cui cifre nascondono però l’importanza come metronomo per gli equilibri di squadra. J.R. Giddens, già tre volte Mvp di giornata in questo campionato, viaggia a 15.2 punti di media con 9 rimbalzi ma nelle ultime due i suoi punti sono “lievitati” a 28. Si alterneranno su di lui in difesa il neo arrivato Bowers e Sandri, ma la speranza di Pillastrini è quella di riuscire quantomeno a limitarlo.
Sotto canestro si è guadagnato sempre più spazio Gino Cuccarolo, il quale dovrà duellare con un altro ex trevigiano come Kuba Woichechowski, autore di giocate fondamentali nelle ultime due vittorie dei piemontesi. Il pick&roll fra Steele e i lunghi è ancora da rodare ma sicuramente le medie da tre punti di Amoroso (43%) e del “polacco volante” (42%) mettono in guardia Martelossi, che potrebe optare per un maggior utilizzo di Rinaldi.
Partirà come playmaker titolare Fabio di Bella che in estate era stato accostato a Torino ed il cui contributo di energia non mancherà. Gergati e Steele non dovranno subire la sua esperienza e la capacità di imporre il proprio ritmo partita.
La Manital Torino domenica scorsa ha superato a pieni voti una prova di fuoco sul campo di Barcellona grazie ad un gioco corale che ha visto come protagonisti, oltre a Mancinelli, i due americani che sembrano aver capito come colmare le lacune che la squadra aveva mostrato.
Bowers fin dall’esordio è stato fondamentale a rimbalzo, che era un punto debole di Torino, mentre il Ron Steele esitante e timido delle prime uscite, a Trapani ha mostrato la sua lucidità e fantasia in regia ed ha realizzato canestri fondamentali per respingere le rimonte dei siciliani. Amoroso, debilitato da due settimane, e Gergati che hanno composto l’asse su cui Torino ha iniziato la stagione possono ora “tirare il fiato” grazie al recupero degli infortunati. Il capitano Evangelisti è però colui che si prende le responsabilità nei momenti di difficoltà e col suo tiro dai 6.75 ha spesso segnato i canestri decisivi.
Pillastrini spronerà i suoi a ripetere la prova maiuscola di Barcellona ma è conscio che un gruppo ancora in costruzione non ha nella costanza la sua dote maggiore, mentre Brescia è molto più rodata e quadrata da questo punto di vista e punterà su questo vantaggio per portare a casa due punti e ritrovare il feeling con la vittoria.
Il match vedrà di fronte le migliori due squadre per numero di assist, prova che oltre il talento individuale, elevatissimo in entrambi i roster, l’obiettivo è quello non solo di raccogliere i due punti ma anche quello di divertire il pubblico del Ruffini, che non desidera altro che chiudere in bellezza un 2013 comunque storico per la Manital.
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