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Casale lascia quota zero, Orlandina ancora a secco

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Non poteva immaginarsi un avvio così difficoltoso Gianmarco Pozzecco alla sua prima stagione da capoallenatore sin dall’inizio: l’Upea stecca per la terza volta di fila e resta a quota zero insieme ad Imola, Ferentino e Forlì (quest’ultima con 2 punti di penalizzazione), partendo, così come lo scorso anno, con un handicap non indifferente, seppur con problemi o lacune leggermente divers i: nel 2012/2013 furono infatti gli infortuni di Passera e Portannese, accompagnati da una rivedibile gestione di coach Bernardi a contrassegnare lo 0-6 iniziale; poi tutto cambio’ dall’arrivo del Poz, attuale coach dei paladini, che invertì la rotta e diede senso ad una stagione che altrimenti non avrebbe regalato certe emozioni; quest’anno invece è Basile ad essere attualmente fermo ai box, e l’assenza del playmaker titolare statunitense, ora finalmente arrivato e pronto per la prossima partita, ha influito in maniera pesante sulle partite fino ad oggi disputate, con Pozzecco costretto a giocare con il giovane Laquintana nello starting five e a chiedere gli straordinari al resto della troupe, apparsa a tratti volenterosa ma più di una volta confusa e senza idee.

Capo d’Orlando è in difficoltà, e solo una vittoria la prossima partita in casa contro Ferentino potrà dare davvero una svolta a questo inizio problematico, anche perché il calendario poi riserva 3-4 partite di fila tostissime, con il derby contro Barcellona in cima alla lista.

L’altra faccia della partita vede invece Casale Monferrato prendere aria, scrollarsi da quota zero e trovare segnali positivi soprattutto dal pacchetto italiano: il duo americano infatti, ancora una volta ha destato perplessità, ma i due punti conquistati sono comunque arrivati.

Senza Martinoni e con un reparto lunghi completamente affidato a Bruttini, la Junior ha stretto i denti e dopo un avvio difficile ha trovato la spinta decisiva grazie al pacchetto di italiani formato da Giovara, Amato e Fall, che con volontà e impegno hanno ricucito il distacco e poi lasciato spazio ai titolari per piazzare l’allungo decisivo fino al +18 del terzo quarto.

Ciò che invece puo’ far preoccupare coach Griccioli, oltre al discutibile rendimento di Jackson e Dillard, puo’ essere il blackout dell’ultimo quarto, frangente nel quale l’Upea è riuscita ad arrivare fino al -1.

La Novipiu’ dovrà lavorare su questo: sulla concentrazione, sui giovani e sul rilancio degli statunitensi, anche se la vera vittoria di questa stagione l’ha già conquistata riuscendosi ad iscrivere al campionato. Il tempo ci dirà poi se Casale potrà ambire a qualcosa in più di una semplice salvezza.

Capo d’Orlando invece ha tanto lavoro da fare: Pozzecco dovrà spronare i suoi così come ha fatto 11 mesi fa, senza perdere il controllo della nave e affidando maggior responsabilità ai senior, che ad oggi possono e devono dare di più.