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Biella-Capo d’Orlando, Soragna “torna a casa”

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Matteo Soragna Giammarco Pozzecco OrlandinaLa seconda giornata di Adecco Gold prevede un match molto interessante fra due delle squadre protagoniste nei piani alti della classifica: Biella e Capo d’Orlando, due realtà diverse, che hanno però in comune uno dei giocatori simbolo del basket italiano anni duemila: Matteo Soragna.

Capitano a Biella per 8 anni, con cui ha ottenuto una promozione in Serie A, Soragna adesso lo è a Capo d’Orlando, alla sua prima stagione in Legadue dopo un decennio al piano di sopra.

 

 

 

L’ex capitano della Nazionale, è stato l’ospite settimanale nello spazio sportivo di un’emittente radiofonica siciliana (RadioDOC).

D: “Cos’hai lasciato a Biella e cosa ti ha portato ad interrompere il rapporto l’estate scorsa?”

“A Biella devo tantissimo, ho passato 8 anni anche se in due scaglioni differenti, lì sono diventato un giocatore di Serie A, sono riuscito a conquistare la Nazionale ed a vincere le medaglie. È ovvio che nel mio percorso di crescita dal punto di vista sportivo è stata una tappa fondamentale. Ci sono tornato quando si è concluso il rapporto con Treviso, e ho avuto grandi soddisfazioni col pubblico, con la società, con l’allenatore. È ovvio che 8 anni sono stati tanti ed i ricordi belli altrettanto.

Purtroppo l’ultimo è stato un anno disastrato a causa dell’infortunio, mi sono fatto male due volte, ho giocato 10 partite in una stagione, e poi la squadra è retrocessa. Poi io ero in scadenza di contratto, la società ha fatto la scelta di lasciarmi andare ma era normale, credo che fosse giusto. E quindi poi si è fatto sentire Gianmarco, Enzo, Peppe e la trattativa si è conclusa in un battito di ciglia. La trattativa, se di trattativa si può parlare, è durata davvero pochissimo… e ora siamo qua.”

D: “Biella ha vinto di 9 punti a Capo d’Orlando, ma era un’Orlandina diversa, senza Mays, Basile ed ancora in costruzione…”

“Fu una partita anche strana perché poi nel secondo tempo si scivolava, sembrava di essere sul ghiaccio, questa non è una scusante ma un dato di fatto. Sono stati bravi loro a portarla a casa. Sappiamo che lì ci sarà tantissima gente, loro in casa si gasano, sono giovani, hanno questo dalla loro parte. Sarà una partita tosta, dovremmo essere molto ordinati e difendere bene”.

D: “Tatticamente, quali pensi siano i punti deboli della squadra di Corbani?”

“Difficile individuare un punto debole. Loro fanno una difesa particolare perché cambiano su tutti. Contro la loro difesa devi essere bravo a trovare il vantaggio nel momento giusto. Credo che la chiave sia questa, oltre che non farli correre in contropiede.”

D: “Nel 2003/2004, dopo il primo addio, come riconoscimento per l’impegno ed i risultati ottenuti, fu ritirata la maglia numero 7. Quando sei tornato nel 2009 hai cambiato numero?”

“No, in realtà non l’avrebbero data più a nessuno. Poi quando sono tornato, mi hanno ridato la maglia che ho indossato la prima volta. La 7 appunto.”

 

Biella-Orlandina sarà una partita importante in chiave playoff, anche se ancora manca molto alla post-season. Seguendo il cammino delle due squadre ed il loro modo di giocare, è facile pensare ad una partita equilibrata e ad una lotta, giornata dopo giornata, per guadagnare la migliore posizione nella griglia playoff.

Entrambe le squadre, a meno di novità dell’ultim’ora, dovrebbero essere al completo.

In quintetto per Biella: Laganà, Voskuil, Raspino, Hollis e Infante; per Capo d’Orlando: Mays, Portannese, Soragna, Archie e Nicevic.