A2 PLAYOFF – Un’incredibile Blizzard ribalta Treviso e porta Casale sul 2-1 nella serie
A 4’ dall’ultima sirena sembra che il sipario stia per essere definitivamente tirato su gara-3 fra Casale e Treviso. I padroni di casa, a inseguire costantemente per tutta la gara e finiti anche a -11 in apertura di periodo, dopo aver cominciato a perdere contatto nel terzo parziale, appaiono sfibrati dalla lunga lotta fisica cui i dirimpettai li hanno costretti. Si è sul 54-64, da diversi minuti si segna col contagocce e non ci sono nell’aria segnali di un ribaltone. Un’entrata di Natali ridà coraggio alla Novipiù per il 56-64, quindi arriva il morso del cobra di Brett Blizzard, l’uomo dei palloni pesanti, che gestisce serafico le grandi responsabilità quando si approda all’ultimo rettilineo, e serve il colpo di reni decisivo. Il suo tiro da fuori per il 59-64, quando stanno arrivando gli ultimi due giri di lancette, inverte l’inerzia psicologica del match e regala a Casale una spinta incredibile da parte del pubblico, quasi rassegnato fino a pochi istanti prima. L’area rossoblu viene chiusa ermeticamente, la De’ Longhi va nel panico e perde palloni sanguinosi, mentre la Junior ritrova slancio e, grazie a un’altra magia di Blizzard da 3, va a -2 a 1’17”. Sull’attacco successivo Treviso trema, perde palla e Martinoni compie un gran tuffo per catturare il pallone; nel tentativo di strapparglielo, i trevigiani commettono antisportivo, su cui Casale lucra benissimo. 2/2 del capitano rossoblu, super penetrazione nel traffico di giganti in blu da parte di Blizzard (20, 4/7 da 2, 4/8 da 3), indiscusso migliore in campo, e sorpasso casalese sul 66-64. Negli ultimi sessanta secondi, nella bolgia assordante del Palaferraris, l’isteria attanaglia gente come Fantinelli e Negri, fin lì ottimi, e dai loro errori scaturiscono i liberi che Bray trasforma, allungando inesorabilmente il vantaggio fino al 72-65 conclusivo. Quasi non ci si rende conto di cosa sia accaduto, vista la rapidità dello scorrere degli eventi, segnati da un rush bruciante della truppa di Ramondino e da un inopinato caos in quella di Pillastrini, in controllo per quasi l’intera partita, nonostante la strenua resistenza della Novipiù 18-1 di parziale in 4’, 8 propiziati dal solo Blizzard, mentre sulla sponda avversaria fiorivano le palle perse (18 Treviso, 8 Casale nei 40’). Attoniti i numerosi tifosi giunti da Treviso, impazzito di gioia quello piemontese, incredulo di fronte a un finale tanto esagerato.
TREVISO AVANTI, CASALE A RINCORRERE – Prima, era andata in scena una battaglia durissima, condotta quasi sempre da Treviso, che faceva pesare chili e centimetri mettendo in luce un Ancellotti fortemente intimidatorio sotto entrambi i tabelloni, soprattutto in difesa, fattore che ha costretto spesso Casale a girare al largo e a non avventurarsi in area. La grande tensione in avvio, segnalata dal punteggio basso e da attacchi piuttosto macchinosi, è sfociata in un primo allungo trevigiano una volta che il pallone ha iniziato ad arrivare spalle a canestro ai lunghi di Pillastrini. La presenza di un playmaker oversize come Fantinelli permetteva agli ospiti di prendere posizione abbastanza agevolmente dalle parti del ferro e di allungare nel primo periodo fino a 8 lunghezze di margine. Chiuso il primo parziale sul 13-20, la Novipiù si scuoteva in attacco e iniziava a far male grazie a un ottimo Johnson da 9 punti nel quarto. Funzionavano anche i liberi, croce delle prime due sfide, e anche se Negri e Powell (entrambi 8 a metà) si rendevano protagonisti di buone invenzioni offensive, l’entrata in temperatura di Bray e Tomassini portava Casale addirittura avanti (39-38). Sui liberi di Ancellotti si chiudeva il primo tempo, con Treviso avanti di 1 (39-49).
QUANDO IL VERDETTO SEMBRA EMESSO… – L’innalzamento dei ritmi in apertura di terzo parziale è nocivo ai padroni di casa, che un po’ si fanno ingolosire da alcune occasioni favorevoli e sprecano, regalando attacchi veloci ai veneti, un po’ non riescono a tenere i continui ribaltamenti di gioco ora orchestrati dal pacchetto di esterni della De’ Longhi. Tagli a canestro, contropiede e uno contro uno di pregio portano Treviso al +10 (44-54) quando Fantinelli imbuca a 3’41” dalla terza sirena. Al 25’ il trio Ancellotti-Powell-Fantinelli è a 12 punti a testa, molto difficile da contenere e in ritmo. Il finale di quarto vede un sostanziale equilibrio in campo, mentre l’avvio dell’ultimo periodo parrebbe mettere Treviso in discesa. Casale non segna per quasi 4’, appare scoraggiata. Poi, quando la Novipiù inizia a chiudere le maglie difensive, arriva Blizzard e tira fuori il coniglio dal cilindro. Tutto il resto, dal 16/18 ai liberi di Casale che non arrivava al 50% nelle prime due gare, all’anemia offensiva veneta nel finale, ai soli 7 punti di Abbott, o il solito dominio a rimbalzo di Treviso (36-25, ma era 14-13 a metà) passa in secondo piano. Lunedì, ci si aspetta una battaglia se possibile ancora più cruenta di quella odierna.
NOVIPIÙ CASALE- DE’ LONGHI TREVISO 72-65 (13-20; 39-40; 51-59)
NOVIPIÙ CASALE: Johnson 16, De Nicolao, Tomassini 14, Natali 2, Blizzard 20, Martinoni 2, Melchiorri, Ruiu, Fall 5; all. Ramondino
DE’ LONGHI TREVISO: Abbott 7, Moretti 1, De Zardo, Malbasa, Fabi, Busetto, Gatto, Fantinelli 14, Powell 12, Rinaldi 4, Negri 15, Ancellotti 12; all. Pillastrini
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