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A2 Playoff: Treviglio difende il suo fortino, si va a Biella per la partita decisiva

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Laquintana - Biella

E adesso chissà cosa diranno quelli che osteggiavano questa formula di playoff, pensando che per le squadre di Gold sarebbe stato solo un inutile spreco di energie. Se giovedì Biella aveva salvato in qualche modo la pellaccia, nella piana bergamasca deve arrendersi per 70-67 a una Remer Treviglio maiuscola, matura e chirurgica nel risolvere la questione negli ultimi minuti dopo essere stata ripresa dai piemontesi. Continua quindi la bellissima storia dei biancoblu, formazione che per certi versi appare illogica, sbilanciata, e poi alla prova dei fatti smentisce tutti e gioca un basket eccellente.

UNA SQUADRA DA STUDIARE – Il roster di Treviglio è in pratica composto da sole guardie e ale piccole, rapidissime di piedi e di pensiero, un mix di beata incoscienza, schemi mandati a memoria benissimo, invidiabile spirito corporativo. Una squadra che, praticamente senza lunghi escluso il volonteroso ma non eccelso Rossi – oggi comunque superiore al dirimpettaio, il fischiatissimo Infante , e fondamentale nel finale – tira più da 3 che da 2, usa l’area per penetrazioni dolorose, volte a repentini scarichi sugli uomini appostati oltre l’arco, accetta qualsiasi accoppiamento difensivo data la quasi assoluta intercambiabilità dei giocatori. Un team coeso, ben guidato dalla panchina e con un leader assoluto, uno di quei giocatori che da soli mutano completamente gli equilibri sul parquet: Tommaso Marino. Il tatuato sosia di Amauri è il capopopolo ideale, oltre che il playmaker che tutti vorrebbero, almeno a questi livelli: ottimo passatore, una personalità debordante, leadership e la capacità di alzare o scalare le marce del gioco d’attacco a seconda delle esigenze. Tiene in vita i suoi compagni dopo un inizio da incubo, dove De Vico in un amen porta Biella sullo 0-9. I lanieri non vogliono correre i rischi di gara-1, quando subirono un -11 in pochissimi minuti: gli uomini di Corbani difendono durissimo, spendendo subito falli e facendo capire l’antifona ai locali. Il Marino-centrismo dei primi minuti, con la palla mossa lentamente e i tiri scagliati con troppa fretta, si interrompe quando arriva sul parquet Gherardo Sabatini e Treviglio, come nella prima sfida, si mette a marcare a zona. Una zona mista, con i portatori di palla aggrediti ferocemente e l’area presidiata tenendo spazi stretti tra i tre giocatori più vicini al canestro. Cambia l’inerzia, il dominio di Raymond e Infante sotto le plance si interrompe, il backdoor di Turel imbeccato dal solito Marino consente un gioco da 2+1 che riporta Treviglio a -3 (8-11). Ora è tutta un’altra partita, Biella si scompone e annaspa, perde tempo in soliloqui senza senso e tira così, tanto per farlo, senza più un’idea di gioco in testa.

ALLUNGO E PREDOMINIO – Potesse appoggiare meglio il gioco in post basso, un tipo di soluzione impedita dalla scarsità di mezzi di Rossi, Treviglio veleggerebbe su un distacco rassicurante già a fine primo quarto. Invece siamo solo19-18, con un Turel gigantesco, mortifero nelle triple dagli scarichi. E’ già a 11 punti a fine primo quarto, con 4/5 dal campo. Arriva il momento del primo strattone per i padroni di casa, dato da un tiro da tre ad alto coefficiente di difficoltà di Carnovali e cinque punti filati di un indemoniato Marusic. Siamo 28-18 a 7’43” dalla seconda sirena. Ora Treviglio corre e segna, con Marino e Sabatini ad alternarsi nel guidare la truppa. Biella capisce che deve alzare i ritmi, e la scelta sortisce qualche effetto: arriva un 6-0 esterno, Treviglio risponde con una bomba di Marino e un reverse di Carnovali. Turel, subendo fallo su tiro da 3, può rimpolpare il suo score e riaprire il margine. A metà gara siamo 39-28, con Biella autrice di un quasi record con lo 0/15 al tiro pesante, mentre Treviglio ne mette 7/20 da fuori e tira di più e meglio da lontano che da 2 (5/16, 31%).

RIMONTA E SOFFERENZA – Biella però non ci sta. A inizio terzo periodo Berti prima e Laquintana poi violano a più riprese il pitturato della Remer. Raymond e Infante guadagno terreno sotto canestro, Treviglio non sbanda ma è meno fluida e i tiri non entrano con la frequenza dei secondi dieci minuti. Marusic e Turel respingono la rimonta come possono, bucando la zona biellese, ma alla terza sirena siamo 54-50. Nell’ultimo quarto avviene il riaggancio, si ha sempre la sensazione che con un pizzico di calma Treviglio potrebbe allungare, ma pur con molta confusione e poca brillantezza l’Angelico resta sempre lì. Si entra negli ultimi 3’ sul 63-62, ogni pallone è una guerra, mentre Infante si guadagna il titolo, poco lusinghiero, di nemico pubblico numero uno degli spettatori. Si accende Rossi, che sovrasta il più quotato centro ospite, e mette il +3. Poi Marusic inchioda Raymond al tabellone quando è già sicuro di avere segnato. Sul capovolgimento di fronte, Carnovali dà il +5 (67-62). Non è ancora finita, Infante ai liberi riporta a -2 i suoi. Siamo nell’ultimo minuto, l’aria si fa spessa. Tocca a qualcuno, nell’equilibrio generale, trovare lo spunto decisivo. E non può che essere Marino: sfida l’intera difesa biellese in palleggio, l’aggira sul lato sinistro e segna appoggiandosi al tabellone. 69-65, sull’azione successiva Raymond fa un lancio da football americano a Infante non ci può arrivare. Nella girandola dei liberi degli ultimi secondi non succede più nulla di significativo, e la Remer porta a casa una meritatissima vittoria.

BasketItaly.it MVP: Tommaso Marino è il nostro man of the match. Ha un carisma superiore a quasi tutti i giocatori dei due roster messi assieme, e senza di lui Treviglio non potrebbe competere a questi livelli, anche se ha altri giocatori molto interessanti. Il play della Remer tira bene da 2 (5/6), male da 3 (1/10), ma i canestri che contano li mette sempre. Si prende pure 8 rimbalzi, regala 7 assistenze al bacio, subisce 7 falli. Una sola palla persa, con 23 di valutazione risulta il migliore singolarmente fra i giocatori di entrambe le squadre.

Remer Treviglio – Angelico Biella 70-67 (19-18; 39-28; 54-50)

REMER TREVIGLIO: Sabatini 2, Marusic 11, Slanina, Pasqualin, Gaspardo 1, Marino 15, Permon, Beretta, Carnovali 10, Rossi 12, Turel 19; allenatore Adriano Vertemati

ANGELICO BIELLA: Johnson Kyle 9, Chillo 1, Laquintana 11, Infante 8, Lombardi, Berti 15, Raymond 12, De Vico 10, Danna 2, Marzaioli; allenatore Fabio Corbani

Arbitri: Alessandro Nicolini, Alessandro Costa, Martino Galasso

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