A2 Playoff – Le dichiarazioni al termine di gara-3 fra Biella e Casale
Il primo a presentarsi davanti ai microfoni è l’allenatore di Casale Marco Ramondino: “Complimenti a Biella, è stata anche questa una partita molto equilibrata. Noi siamo entrati in campo un po’ soft, abbiamo fatto un primo tempo non duro, non equilibrato in difesa. Biella ha giocato molto bene, muovendo veloce la palla. Eravamo in ritardo sui loro uno contro uno e i pick’n’roll. Non possiamo lasciarli giocare così, trovano su questo campo dei grandi momenti di esaltazione che ti travolgono. Nel secondo tempo abbiamo difeso meglio, preso più rimbalzi, sporcato qualche tiro di Raymond. In questi casi, quando c’è molta incertezza, sono gli episodi a decidere. Abbiamo tirato due volte con Marshall fuori dal time-out, non ci è andata bene, però i tiri erano ben costruiti. Non possiamo giocare i playoff in trasferta cercando di segnare un canestro più degli avversari, non possiamo metterci a giocare una partita a chi segna di più”.
Quando alcuni giornalisti fanno notare a Ramondino l’ottimo primo tempo offensivo dei suoi giocatori, la sua analisi è lucidissima e convince l’uditorio: “Dobbiamo essere più equilibrati. Ribadisco, segnando sempre noi eravamo un punto avanti, quando abbiamo segnato meno eravamo avanti di quattro punti. Sprecando più energie in difesa abbiamo portato Biella a una partita più nostra e meno come la volevano loro. Noi dobbiamo essere più concentrati dal punto di vista difensivo. Non vogliamo mettere la nostra vita sportiva nelle mani delle percentuali, dovremmo essere più operai, mettiamola così. Biella ha fatto molti canestri da fuori anche con giocatori che di solito non prendono tanti tiri. Perché non abbia funzionato la zona all’inizio? Non ha funzionato il nostro primo tempo difensivo in generale, Biella ha cambiato spesso lato alla palla, spiazzandoci perché noi non eravamo abbastanza presenti sugli esterni. Biella ha tanti giocatori che tirano, ma per marcarli non puoi stargli dietro uno ad uno, bisogna essere compatti, legati gli uni agli altri. Nella prima parte del match non ci muovevamo insieme, così Biella ha avuto tante penetrazioni al ferro”.
Fabio Corbani ha l’aria di chi sta vedendo la sua squadra crescere esponenzialmente da un giorno all’altro, trasformando le intenzioni e il duro lavoro in un’effettiva efficacia delle azioni compiute in partita: “Il nostro obiettivo, con grande rispetto per Casale, è di tornare a casa loro per gara-5. Noi, ripeto, siamo ancora in costruzione, e oggi abbiamo fatto un altro passettino avanti. Ora non corriamo più come prima cercando di segnare tantissimo, al limite dei 100 punti. Giochiamo sui 70 punti, abbiamo dovuto cambiare tutto per forza di cose e siamo ancora in transizione. Con la partita di stasera abbiamo probabilmente minato alcune certezze di Casale, che sicuramente difenderà in maniera diversa nella prossima gara. Oggi i ragazzi sono stati bravissimi, Amato ci ha fatto due canestri con le mani in faccia, e noi siamo stati bravi a riprenderci e a superare”. Corbani si compiace per la data prescelta per gara-4. “Finalmente giochiamo nel weekend, con la speranza di avere un palazzetto iperpieno e bollente. Per questa squadra è fondamentale avere un sostegno del pubblico. Il vincere sempre l’ultimo quarto? La chiave è resistere per tre quarti, nelle precedenti partite abbiamo pagato nel terzo periodo e non ci siamo più ripresi. Sicuramente, arrivando con più energie in fondo possiamo fare quelle due-tre accelerazioni che ci consentono di vincere. Oggi dobbiamo stare attaccati alla partita, non possiamo recuperare 10-12 punti come facevamo due mesi fa. Perché ogni tanto sono duro con De Vico? Mi arrabbio con De Vico perché per noi è essenziale, è il nostro miglior tiratore. Ci stanno tutti battezzando, quindi è fondamentale il suo apporto. Lo sprono per il risultato adesso e per la sua carriera. Quando sbaglia una partita, finisce per nascondersi. Non deve farlo. Per essere protagonista ci vuole abitudine, l’altr’anno giocava 8’, quest’anno ne fa molti di più, è il primo anno che gioca ad alto livello e per lui sono cambiate molte cose rispetto agli anni scorsi. Adesso deve prendersi più responsabilità mentre nella prima parte di campionato lo facevano Raymond, Voskuil, Infante. Le capacità le ha, però bisogna abbinare a queste le qualità mentali. Ai giovani non bisogna solo mettere campo, bisogna insegnargli a vincere, fa parte del loro diventare giocatori veri. Altrimenti resteranno a giocare nelle leghe minori o farannoil decimo-undicesimi, lamentandosi perché non vedono mai il campo. Lombardi? Non c’era motivo di farlo entrare oggi perché stavano giocando meglio quelli che erano in campo. E poi non possiamo mica giocare in sei! Ogni giocatore entra in maniera diversa nella serie, Berti ha deciso quella di Treviglio, in questa serie non ha ancora dato un grande apporto. Succede. Eric oggi non riusciva a segnare, l’abbiamo messo in post e buttava il pallone fuori sul perimetro, quindi non l’ho fatto giocare granché proprio perché non riusciva ad ingranare. Se avevo programmato di dare così tanti minuti ai cinque titolari? Io non programmo tanto la partita, la vivo istintivamente, ho in testa una partita con certe sensazioni e non voglio, come altri allenatori, nemmeno i suggerimenti degli assistenti per i cambi. Poi ho visto che i cinque in campo stavano giocando bene, con questi potevamo andare in campo per 50’. Stavano andando così bene che non mi è sembrato il caso di toglierli”.
L’unico giocatore a presentarsi in sala stampa è De Vico, fondamentale con le sue quattro triple in momenti cruciali dell’incontro: “Per noi era una gara dentro-fuori, decisiva. In casa abbiamo avuto un grosso aiuto del pubblico, ci carichiamo con poco e l’euforia e il calore ci possono dare sempre una grande mano. Nelle prime due gare abbiamo commesso molti, troppi errori. Loro oggi sono stati bravi a segnare anche in situazioni dove abbiamo avuto un’ottima difesa. Abbiamo ancora tanti piccoli particolari da correggere, dobbiamo ricordarci che si vince sui piccoli dettagli. Non c’è tempo di preparare le partite perché si gioca di continuo, dobbiamo fare in fretta e sta a noi entrare carichi e fare la partita con determinazione e fiducia, come l’abbiamo fatta noi oggi. Anch’io ho preso fiducia io, l’ha presa Kyle, che ha dimostrato completamente di essere un buonissimo giocatore, dopo averlo già fatto in abbondanza in allenamento”.
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