A2 Gold – Trieste sfida l’emergente Agrigento
Profondo nord est contro profondo sud ovest, questo il succo geografico della partita in programma domenica al Palatrieste tra i biancorossi triestini, ancora alla ricerca del main sponsor, e la Moncada Energy Group Agrigento.
Tornado a temi squisitamente cestitici, la sfida si presenta interessante, fra due squadre che sembrano godere di buona salute e che occupano posizioni medio-alte nella classifica di questa A2 Gold, In particolare Agrigento, guidata con la
consueta sapienza dal coach, friulano di nascita, Ciani, si è resa protagonista, finora, di un campionato oltremodo positivo, tenendo ben presente che si tratta di una neo promossa, sfruttando fino ad un certo punto i favori del calendario, visto che. pur giocando tra le mura amiche 5 volte su 8 partite, e’ il roulino esterno che le ha permesso di stanziarsi a 10 punti, con due lunghezze in più, cioè, rispetto alla sua prossima avversaria.
Fuori dalla Sicilia, infatti, Evangelisti e compagni sono stati capaci di ritornare con scalpi prestigiosi, andando a vincere sui difficili campi di Forlì e Casale, scivolando non senza destare sorpresa, sul parquet, sulla carta più abbordabile, in quel di Veroli.. La trasferta di Trieste rappresenta un test probante per i Siciliani, che andranno ad affrontare una squadra che, seppur perdente 2 volte su 4 tra le mura amiche, ha dimostrato una buona solidità di squadra, illuminata spesso dai lampi di Tonut ed Holloway. E saranno proprio questi due giocatori i sorvegliati speciali dalla difesa di Ciani. Ad Holloway andrebbero tagliati i rifornimenti in post basso, non avendo, almeno in teoria, lunghi avversari capaci di contenere la sua forza fisica, unita ad una insospettabile mobilita’, doti che l’ala forte di Trieste sfrutta appieno per sopperire alcune sue lacune tecniche. Per quel che riguarda il giovane esterno giuliano, in molti hanno cercato di fermarlo, Brescia per tre quarti gara c’era anche riuscita, ma non sembra facile escogitare un piano per spegnere l’estro offensivo del buon Stefano, che a grandi passi sta ritagliandosi onori e titoli sulla stampa, a suon di canestri.. Offensivamente Agrigento potrebbe sfruttare il fatto di non dare punti di riferimento alla difesa di Dalmasson.Il quintetto siculo non dispone di un uomo guida, di un giocatore che se limitato, influisce negativamente sul rendimento offensivo della squadra ma tanti protagonisti che a turno possono indirizzare le partite verso esiti positivi .
Williams Penndarvis, esterno che sfiora i 2 metri, ne mette quasi 15 a partita, con ottime percentuali anche dalla lunga distanza ma per il resto ci sono 5 o 6 giocatori che sono segnano dagli 8 ai 12 punti a partita: Evangelisti, Piazza, Saccaggi sono comunque i piu’ pericolosi, senza dimenticare, pero’, il pacchetto lunghi, composto dall’altro Usa, Dudzinsky, Chiarastella,Udom, e De Laurentiis, che, seppur molto giovane (Chiarastella a parte), finora non ha dato segni di particolari difficoltà. Quindi per gli altrettanto giovani triestini Candussi e Marini, non si prospetta una domenica particolarmente agevole, trovandosi di fronte un reparto interno avversario lungo e ben assortito.
Grayson dovrà cercare di ritrovare il tiro e la personalità mostrata nella preseason, e confermare quegli accenni di miglioramento intravisti nelle trasferte di Napoli e Trapani, mentre si attendono segnali positivi da Carra, un po’ altalenante in questa prima fase di torneo. A Prandin Dalamsson chiede di continuare ai suoi soliti livelli, mediamente positivi, mentre da Fossati, Mastangelo e Coronica ci si aspetta la solita partita lacrime sudore sangue, condita, magari, da qualche canestro qua e là.
Insomma, alla fine dei conti, la partita si prospetta equilibrata e dall’esito incerto e se Trieste conta sul suo pubblico che spera numeroso e rumoroso, Agrigento arriva a Trieste abbastanza aggressiva, forte della positività di questo inizio torneo.
Domenica sera ne sapremo un po’ di più.Se Trieste avrà cioè raggiunto Agrigento in classifica o se quest’ultima continuerà il suo volo verso il sogno chiamato play off..