Trieste, Dalmasson: “Il nostro lavoro ci ha premiati. Tonut resta? Se vuole crescere deve accettare le sfide”
Dopo la battuta d’arresto in casa della Leonessa Brescia, la Pallacanestro Trieste è pronta a ripartire per continuare a coltivare il sogno dei playoff. Domenica al PalaTrieste arriverà la Givova Flor do Cafè Napoli, reduce invece dall’incredibile successo di domenica contro l’Assigeco Casalpusterlengo. In caso di vittoria Trieste farebbe un nuovo passo deciso verso l’incredibile raggiungimento dei playoff: “Il nostro obiettivo era quello di salvarci – ha dichiarato coach Eugenio Dalmasson in un’intervista rilasciata al sito pallacanestronapoli.it
– continuando il progetto legato alla valorizzazione dei nostri tanti giovani. Il nostro lavoro ci ha premiati ed ora dobbiamo solo continuare a lavorare per cercare di costruire altre vittorie. L’eventuale raggiungimento dei playoff sarebbe solo una conseguenza logica del nostro lavoro”.
Tiene ancora banco la questione legata a Murphy Holloway. Nei giorni scorsi il presidente dichiarò di voler concedere l’ultima possibilità al giocatore americano mentre questa mattina è stato lo stesso giocatore a cercare di attenuare l’attenzione chiarendo che il mancato ritorno in campo a Brescia è stato semplicemente frutto di un malinteso con coach Dalmasson. “Il giocatore si sta allenando ma il fatto che giochi o meno contro Napoli – chiarisce il tecnico biancorosso -, rientra nelle scelte che farò in base a chi dimostra più impegno nel corso della settimana. Come avvenuto a Brescia, ha giocato chi ha dimostrato di tenere alla maglia che indossa fino all’ultimo ed è lo stesso ragionamento che applicherò domenica contro Napoli nel caso in cui ci fossero situazioni del genere”.
Comunque vada l’incontro di domenica, e comunque si concluda la rincorsa ai playoff, il modello Trieste rappresenta motivo d’orgoglio per l’intera città e grande esempio per un modello in crisi che dovrebbe porre maggiormente l’attenzione sui propri giovani. A tal proposito, coach Dalmasson risponde in merito al possibile addio di Stefano Tonut a fine stagione: “Da allenatore non posso che essere orgoglioso del suo miglioramento e del fatto che sia nel mirino di tante società di Serie A. Sarebbe facile da parte mia dire che il ragazzo ha ancora bisogno di giocare tanto ma è anche vero che se questi ragazzi devono crescere devono essere in grado di accettare e vincere delle sfide. Ruzzier, ad esempio, sapeva che andando a Venezia non avrebbe giocato come qui a Trieste ma ha capito il suo ruolo e nei minuti che gli sono concessi dimostra di saper tenere il campo e di poter reggere la categoria. Mi auguro che Stefano (Tonut, ndr) vada via perché ciò possa rappresentare uno step ulteriore per la sua carriera. Se vuole diventare un giocatore importante e dare una svolta alla sua carriera è inevitabile che ha bisogno di salire di categoria e confrontarsi con i migliori”.