A2 Gold – Le “vertigini” di Trieste, i sogni di Mantova
“Potrebbe essere un’ occasione per iniziare a soffrire di vertigini”. Parole e musica del presidente della Pall.Trieste 2004, Ghiacci, che con questo proclama, invita una città a ritrovare il gusto, un po’ sopito nell’ultimo decennio, di tifare per la prima realtà cestitica locale, per raggiungere traguardi che possono andare aldilà di una salvezza che sembra già in cassaforte, vuoi per i guai di Veroli e soprattutto Forlì, vuoi per una classifica lusinghiera, che vede gli uomini di Dalmasson a ridosso delle prime posizioni.
Ma l’incrocio di domenica non sembra dei più agevoli. Al palaRubini sbarcano gli Stings Mantova, compagine emergente nel panorama del basket nazionale; forte dei 14 punti in classifica, a pari punteggio con i Triestini, i Lombardi sognano il raggiungimento dei play off e la sfida di domenica potrebbe rappresentare una prima tappa importante in quest’ ottica.
I Mantovani allenati da Morea stanno disputando, da matricola, un ottimo torneo, con un roster più che discreto che ha in Jefferson, Rullo e Moraschini i suoi punti di forza, senza dimenticare un certo Fultz, sulla via del completo recupero fisico dopo gli acciacchi di inizio stagione. Jefferson dopo aver ben impressionato in lega Silver, si sta confermando anche in categoria superiore, producendo 14 punti e 9 rimbalzi a serata; giocatore esplosivo e spettacolare, presumibilmente potrebbe dar vita ad un duello succulento con il dirimpettaio Holloway, a sorpresa proprio dall’ Usa di Mantova superato nel sondaggio aperto a tutti i tifosi che dovevano scegliere il centro titolare nell’ All star game di inizio anno in programma, guarda caso, proprio a Mantova. Anche Moraschini , 11 punti di media, vorrà dimostrare, dal canto suo, di aver meritato sul campo quel posto di guardia titolare conquistato nella medesima “elezione”, proprio a discapito di Tonut: anche in questo caso la sfida si annuncia eccitante. Rullo è il play dei Lombardi e si sta ritagliando spazi offensivi importanti: pure lui sugli 11 a partita con un discreto 39% dalla distanza. Mantova non finisce qua: uno dei tanti Amoroso che calcano i parquet nazionali, parliamo di Ryan, si sta districando più che discretamente in questa A2 Gold, contribuendo alla causa con 9 punti ad alzata di palla conditi da più di sette carambole; c’è l’ala di estrazione scandinava Gaddefors, che accumula pure lui mediamente 9 punti con percentuali decenti. Fultz, come accennato, paga le noie fisiche che lo stanno tormentando da inizio stagione ma nelle ultime apparizione è sembrato sulla via del recupero completo: per lui 5,9 punti e 4 assist ad allacciata di scarpe. Completano le rotazioni di Morea, il giovane e positivo Landi, anche lui sui 6 di media ed i diligenti Mazic e Moccaferri, utili a far rifiatare sul pino i compagni più utilizzati dal coach mantovano.
Trieste oppone a questa squadra consistente e pericolosa oltre al bravissimo Tonut che ne sgnacca quasi 20 a partita ed al potente Holloway che vanta delle cifre di tutto rispetto considerando che nelle ultime tre gare ha giocato davvero poco( 16 punti ,12 rimbalzi e quasi 2 stoppate ad incontro), il collaudato collettivo di “Dalmassoniana” ispirazione: tanti giocatori, cioè, in grado di erigersi a protagonisti inattesi delle partite.
Partendo dall’esperto Carra, all’ancora acerbo ma potenzialmente pericoloso Candussi, dall’ estroso Prandin, al guastatore Mastrangelo, dal misterioso Grayson al giovanissimo Marini. Tutti giocatori capaci di inventarsi la serata giusta al tiro, iniziative estemporanee e vincenti, utili a buttare all’aria tutti i piani tattici degli avversari .A ciò si aggiunga la grinta, la dedizione, la funzionalità nei meccanismi, essenzialmente difensivi, di Coronica e Fossati, ed ecco che la pietanza cucinata da Dalmasson risulta tutt’altro che insipida.
L’Amalgama tra due giocatori sicuramente sopra le righe,quali Tonut e Holloway ed un collettivo senza altre stelle, ma che comunque appare sempre più sicuro ed in continua crescita anche nelle individualità, sta dando frutti insperati e i fans si augurano che il giocattolo non si rompa in modo da poter ambire a risultati sicuramente più appaganti.
Certo, Mantova ha usufruito del 20 a 0 a tavolino nella prima giornata in quel di Trapani e Trieste ha beneficiato già del bonus Forlì, ammesso e non concesso che i Romagnoli riescano a terminare il campionato lasciando intatti i risultati delle avversarie fin qua incontrate, e del mezzo bonus di Napoli, battuta a domicilio un mesetto fa, quando era largamente rimaneggiata. Ma resta il fatto che le due squadre sembrano meritare il posto che occupano nella graduatoria. Anche se gli ospiti hanno sofferto oltremodo domenica scorsa per battere una Veroli senza un americano e allo sbando dal punto di vista societario, la partita sembra poter essere molto equilibrata e con il pronostico molto incerto.
Mantova ama forse di più ragionare, mentre Trieste corre e tira con più disinvoltura. Forse il risultato andrà a vantaggio di chi riuscirà ad imporre i propri ritmi al match.
Perché se Trieste, che proprio ieri ha ridefinito alcuni ruoli in C.d. A, con nuove entrate e qualche addio, vuole iniziare a soffrire di vertigini, c’ è Mantova pronta a sgambettarla e farla cadere giù dai piani alti di questa avvincente A2 Gold.