A2 Gold – Coronica suona la carica e Trieste corre verso i play off
Ci vorrebbe forse un grande cantore omerico per raccontare la grande sfida andata in scena al Palatrieste e terminata con la vittoria all’over time per 95 a 90 dei Triestini sugli ospiti di Trapani. Una grande sfida che ha racchiuso tanti duelli, esaltanti, palpitanti e dai buoni contenuti tecnici.
Spiegare il perché una squadra che ha fatto tanto per perdere abbia vinto ed un’altra che tanto ha fatto per vincere abbia perso, risulta arduo; sicuramente sul risultato finale ha influito l’uscita per falli di Legion ma questo da solo potrebbe non bastare per comprendere il senso del riscontro numerico finale
Andiamo per ordine.
La partita inizia con gli attacchi sugli scudi. Legion , Bray e Renzi da una parte, Holloway, Tonut e soprattutto Grayson dall’altra sono ispirati e precisi; ne viene fuori una contesa su chi segna il canestro in più, in un emozionante batti e ribatti. 24 pari alla fine del primo quarto.
Quando ad inizio secondo quarto, Conti infila la sua terza tripla nell’ intero campionato,i tifosi triestini capiscono che stasera sarà dura. Ed infatti arrivano in sequenza i canestri di Legion e Bray, che portano Trapani sul più 11 in un amen. Ma tanto sono abili gli uomini di Lardo a conquistarsi il vantaggio, tanto sono poco attenti nel mantenerlo e così Grayson, con una tripla, manda Trieste ad una sola lunghezza all’intervallo lungo.
Da questo momento regna l’equilibrio nel punteggio, anche se la sensazione è che Trieste sia come quel corridore che non aspetta altro che finisca la salita per non staccarsi dal compagno di fuga, per cercare poi la vittoria in volata. l’inerzia, insomma, sembra dalla parte degli ospiti. Ospiti però che cominciano ad avere problemi di falli, soprattutto con Legion alla sua quarta penalità già al terzo quarto.
Quarto fallo che diventa quinto ben presto, in piena bagarre finale con un fallo in attacco su un appiccicoso Prandin. Nonostante questo grave handicap, ed uno svantaggio di 7 punti a due minuti dalla sirena, Trapani, grazie alla scarsa mira ai liberi dei Triestini ed alle molte ingenuità da loro commesse, riesce a portare la partita all’over time, con la palla del successo in mano a 24 secondi dalla fine.
Con il suo leader fuori per falli, raggiunto ben presto in panchina ,per lo stesso motivo, anche da Ferrero, Trapani si aggrappa ai lunghi e ad un redivivo Bray. Ma non basta, Trieste nonostante i suoi viaggi in lunetta a vuoto una volta sì ed una no, porta a casa una vittoria vitale in prospettiva play off, allontanando i Siciliani di 4 lunghezze con lo scontro diretto a favore.
Come si diceva all’inizio è stata la partita delle disfide, dei duelli, più o meno diretti.
Volentieri evidenziamo quello tra i lunghi italiani: Candussi con Renzi non ha siglato alcun patto del Nazzareno e i due, così, se le sono date di santa ragione. Il pivot di Lardo a Trieste ha dimostrato tutto il suo valore tecnico, con piedi veloci e movimenti efficaci. Candussi non ha mostrato alcun timore ed ha lottato ad armi pari con il più smaliziato pari reparto. Canestri, rimbalzi stoppate. Ottimi ingredienti che il pubblico triestino e quello televisivo di Sky hanno potuto gustare. Ancor più saporiti considerato che la “pietanza” è nostrana.
Ma anche la sfida tra i due americani meno convincenti del campionato, ha alzato, un po’ a sorpresa, il tono della gara. I primi 20 minuti di Grayson sono senza dubbio i migliori del suo campionato: personalità, sfrontatezza, tiro e regia. Ma Bray non è stato da meno, e se l’impatto di Grayson si è man mano affievolito, per poi scomparire, l’Americano di Trapani ha preso in mano la squadra dopo l’uscita per falli di Legion, portandola ai supplementari.
Il duello tra i due realizzatori, Legion e Tonut, ha visto numericamente la netta vittoria dello straniero di Lardo. Movimenti “pantereschi” ed una notevole precisione al tiro, hanno fatto sembrare Legion praticamente immarcabile per lunghi tratti della sua partita. I dubbi semmai permangono sulla sua tenuta mentale. Dopo aver dimenticato Boscagin nella sconfitta contro Verona, oggi ha commesso un quinto fallo un po’ ingenuo anche se evidenziato un tantino dalla platealità di Prandin.
Tonut,invece non ha brillato in attacco come altre volte, forse perchè non troppo tutelato dal trio arbitrale. Ma vai ad osservare il suo scout e non puoi far a meno di notare la sostanza regalata alla causa in ogni settore del campo.
L’altro confronto che ha appassionato il gremito (ma non gremitissimo) Palatrieste, è stato quello tra Holloway e Baldassarre. Il lungo indigeno non ha demeritato di certo, contenendo, per quanto possibile, la straripante fisicità del Murphy triestino. Che, dal canto suo, ci ha messo più voglia rispetto ad altre sue recenti prestazioni, litigando, però, un po’ troppo con il ferro sia in azione che a cronometro fermo.
Ma duelli, singolar tenzoni a parte, i fotogrammi simbolo della vittoria di Trieste sono i canestri di Coronica, commovente come sempre in difesa, oggi anche intraprendente in fase offensiva. E siccome la fortuna aiuta gli audaci, leggendaria resterà la sua sassata sul tabellone che è valsa tre punti tre, come mitica l’arrampicata della palla nelle parti alte del cristallo, dopo un suo tiro fuori equilibrio, premiata da due punti. Fortuna? Forse ma buona sorte cercata e meritata da un giocatore che per troppe volte nella sua giovane carriera ha dovuto fare i conti con un destino avverso.
La partita dà i numeri.
27 punti, percorso netto ai liberi, 7 su 7, 64% dal campo con 2 bombe. Statistiche confezionate da un immarcabile Legion. I numeri non possono contemplare però le ingenuità
14 più 11 per un indomito Baldassarre. 20 più 7 per un ottimo Renzi.
0 punti 0 per il play amaranto Meini. Ok, la sua regia non è dispiaciuta. Ma qualche iniziativa in più?
5 come le palle perse dal trio Baldassare, Renzi, Bray. Legion fa peggio e ne scrive 6.
Ma la palma del miglior sciupone va ad Holloway, con 7 spicchi regalati agli avversari.
Perdonato per i suoi 18 punti, 19 rimbalzi, 4 assist, 3 stoppate e 3 recuperi. Peccato per quel ignobile 29% dalla linea della carità.
Non che i suoi compagni facciano meglio: 33% per Carra, inusuale e Candussi. Prandin arriva all’aurea mediocrità del 50%. Tonut con il suo 7 su 8 rialza la media, attestata comunque ad un ben poco consolante 50%.
22 punti 6 su 6 ai liberi, 60% dal campo con 4 triple. Questi i numeri di Bray. 16 punti , 50% nel tiro pesante, 5 rimbalzi, 5 assist per Grayson. La rivincita dei peones.
18 punti con pessime percentuali nel tiro pesante per Tonut. Ma per lui anche 6 rimbalzi, 7 assist, 3 recuperi ed una stoppata. Piccoli campioni crescono anche nelle serate meno sfavillanti.
Le pagelle:
Trapani
Meini 5,5 . Soffre oltremodo Grayson nei primi 20 minuti. In fase offensiva si fa notare per la sua assenza.
Renzi 7 . Ottimi piedi, ottima tecnica, ottima mobilità. Potrebbe far girare il match nel finale con una paio di triple sbagliate con i piedi per terra.
Baldassarre. 7 All’inizio il duello con Holloway sembra impari. Poi si mette di buzzo buono, concedendo al lungo di Dalmasson sempre meno spazi.
Legion 7. Sarebbe da 9. Ma quel quinto fallo grida vendetta
Conti 6 . Anche lui ha l’ingrato compito di contenere Holloway. Più macchinoso di Baldassarre regala comunque alla causa un contributo sufficiente
Ferrero 5. Più falli che punti. Tonut gli sgusciava via con relativa facilità.
Bossi 6. Senza infamia e senza lodi l’apparizione nella sua città natale del giovane play di Lardo
Di Vincenzo 6,5. Si fa subito notare per un ottimo canestro. Poi svolge il proprio compito.Costretto agli straordinari per la situazione falli della sua squadra.
Bray 7 più. Il migliore dei suoi a nostro avviso. Anche per la buona personalità e l’ottima freddezza messa in mostra nel finale, quando la squadra ha avuto bisogno di lui.
Trieste:
Candussi 7. Non ne mette una dalla lunga. Ma per il resto contiene Renzi ed in attacco dice la sua. Stupenda una sua stoppata proprio su Renzi.
Grayson 7. La media tra i suoi primi venti minuti, da 8 e la fase discendente del match, da 6
Holloway 7. Più presente in campo, ottimo a rimbalzo, sporca la sua prestazione con alcune sbavature ed amnesie.
Tonut 6,5. Apparso stanco in molte fasi della partita. Ma i numeri restano comunque dalla sua parte.
Prandin 7. Buona la sua difesa su Legion. Buone alcune sue iniziative in attacco.
Mastrangelo 5,5. Poco utilizzato. Non riesce in quei pochi minuti a lasciare la sua impronta al match.
Marini 6. Pochi lampi, poche sbandate. Di certo non il Marini devastante della gara d’andata.
Carra 6. Risolutive ed importanti le sue bombe. Ma una difesa in affanno, la sua mano infelice a cronometro fermo ed alcune iniziative in attacco ed in difesa apparse inopportune non gli permettono una valutazione complessiva migliore.
Coronica 7,5. Il pubblico ammira i movimenti di Renzi, il tiro di Legion, la potenza di Holloway, la classe di Tonut. Ma un giocatore così generoso, grintoso e diligente meglio sempre averlo in squadra. Oggi baciato dalla dea dei canestri, piuttosto decisivo nel dare una scossa ad una squadra che sembrava ad un certo punto facile preda di Meini e compagni. L’anima silenziosa di questa squadra.
Fossati 6. Per l’alter ego di Coronica meno minuti e meno gloria.
Pallacanestro Trieste 2004 – Lighthouse Trapani 95-90 dts (24-24, 46-47, 65-64, 82-82)
Pallacanestro Trieste 2004: Coronica 7 (2/3, 1/1), Fossati, Tonut 18 (4/10, 1/5), Mastrangelo 0 (0/2), Grayson 16 (2/6, 4/8), Candussi 15 (7/11, 0/4), Carra 10 (0/3, 3/6), Marini 2 (1/1, 0/1), Holloway 18 (8/16, 0/1), Prandin 9 (3/4, 0/1). All.Dalmasson
Tiri Liberi: 14/28 – Rimbalzi: 44 27+17 (Holloway 19) – Assist: 19 (Tonut 7)
Lighthouse Trapani: Renzi 20 (4/10, 1/4), Meini 0 (0/1, 0/1), De Vincenzo 2 (1/2), Baldassarre 14 (5/11, 0/3), Bossi, J Bray Jr 22 (2/4, 4/6), Ferrero 2 (1/3, 0/1), Conti 3 (0/2, 1/1), Charles Legion 27 (7/10, 2/4) N.E.: Felice. All. Lardo.
Tiri Liberi: 26/29 – Rimbalzi: 40 31+9 (Baldassarre 11) – Assist: 15 (Meini, Baldassarre 4) – Cinque Falli: Ferrero, Charles Legion
Parziali: 24-24, 22-23, 19-17, 17-18, 13-8
Arbitri: Boninsegna, Rudellat, Maffei