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A2 girone ovest: Carrea: ” Togliere queste sbavature avrebbe significato fare la partita perfetta”. Ciani: ” Abbiamo lasciato che i nostri avversari trovassero subito ritmo e certezze”

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Al termine della gara tra Angelico Biella e Moncada Agrigento, vinta dal team rossoblu col punteggio di 72 a 65, i rispettivi coach si esprimo in questi termini ai microfoni della sala stampa:

Michele Carrea: “Vincere in casa contro una squadra così solida e lunga come Agrigento è una cosa molto positiva, soprattutto considerando di aver gestito il ritmo della gara per lunghi tratti. Poi certo dobbiamo guardare le cose da migliorare, ad esempio evitare di arrivare con i due americani stanchi nel finale o avere una difesa che, pur avendo disputato una ottima prestazione, ha lasciato un paio di giri a vuoto come il 4-0 preso dopo un tecnico o i 9 punti recuperati dagli avversari in un attimo nell’ultimo quarto. Togliere queste sbavature avrebbe significato fare la partita perfetta, invece in attacco a volte smettiamo di andare sui nostri punti di forza come il gioco dentro-fuori e sul lato e di conseguenza perdiamo efficacia. Credo che contro avversari come Agrigento, squadra esperta che negli ultimi due anni ha disputato una finale ed una semifinale, sia utopico pensare di vincere facilmente di venti. I due cali di tensione potevano essere evitabili, ma che una squadra così possa rientrare in partita è nella normalità delle cose. Anche se oggi eravamo inferiori come tonnellaggio, abbiamo vinto a rimbalzo. E’ un nostro punto di forza, abbiamo il miglior rimbalzista dello scorso campionato, non dobbiamo rinunciare a questa nostra arma”.

Coach Franco Ciani: “Non è stata una buona gara per noi. Nel primo quarto abbiamo lasciato che i nostri avversari trovassero subito ritmo e certezze, ed averlo fatto con questa facilità li ha corroborati. Biella ha troppa qualità, talento e mestiere in alcuni dei suoi giocatori per pensare di concedergli un simile avvio e poi rimetterla in piedi. Noi abbiamo cercato di rimanere aggrappati in tutti i modi, abbiamo avuto due o tre fiammate ma per vincere qui è davvero troppo poco. Dobbiamo uscire dalla convinzione, forse inconscia, che in casa ed in trasferta si possa giocare una pallacanestro diversa. C’è mancata intensità, abbiamo concesso tanti rimbalzi d’attacco e seconde opportunità, fatto tanti errori da vicino tanto da tirare con il 40 per cento da due, sono cose che danno agli avversari un vantaggio che non possiamo permetterci. Uno dei pochi dati positivi è aver avuto una reazione nel finale, magari approfittando del fatto che Biella pensasse di averla già vinta. Tre o quattro giocate di intensità hanno portato il divario numerico su un valore almeno accettabile, in modo di potercela giocare al ritorno sul piano della differenza canestri. Credo che questo campionato sinora non abbia ancora espresso i suoi valori, ma l’impressione è effettivamente che questo sia un girone livellato dove qualsiasi brutta prestazione può essere pagata duramente, mentre una buona gara può fare la differenza con chiunque. Ora non è possibile sapere se tra noi e Biella servirà la differenza canestri, e proprio per questo bisogna stare attenti ad ogni minimo dettaglio perchè ogni canestro potrebbe essere decisivo. Prima di trovarci con una fredda primavera è meglio coprirsi un po’ in autunno”.
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