A2 Final Six- Torino arriva a Rimini con ambizioni ma anche incerottata
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La differenza più grande quest’anno sta nel fatto che la gerarchia del campionato sia ben definita sin dalle prime giornate e quindi
L’analogia è che anche in questa edizione il primo avversario sarà una squadra di Silver della Romagna: l’avversario di domani sera sarà l’Acmar Ravenna, che tenterà di fermare Torino, come ha fatto Ferrara l’anno passato, approfittando di una Torino presentatasi con sufficienza e sorpresa dalle prove strabilianti dei due americani Mays e Milton Jennings. Nel supplementare infatti il migliore di Torino, Mancinelli, ha sbagliato la tripla della vittoria e così i ferraresi hanno esultato per il quanto mai inaspettato 87-89 alla sirena.
Per evitare una sconfitta che inevitabilmente avrebbe strascichi negativi anche sul campionato, Bechi dovrà motivare i ragazzi affinché scendano in campo con la giusta aggressività e concentrazione sin dalla palla a due.
Nell’ultima uscita in campionato contro Mantova, che ha violato per la prima volta il Ruffini in stagione, l’atteggiamento e l’approccio non sono stati dei migliori ed è stato necessario finire sotto di 16 punti prima di avere una reazione, che però non è stata sufficiente.
Le ultime due partite non sono state foriere di buone notizie per Luca Bechi, specie per la situazione fisica di molti giocatori: fra i playmaker Gergati soffre ancora per una contrattura muscolare, mentre Giachetti soffre di un calo prestazionale fisiologico, dopo esser stato protagonista con Fantoni fra Dicembre e Gennaio.
Nel reparto lunghi la situazione è ancor peggiore: Rosselli, pedina fondamentale ed equilibratore negli schemi di Bechi, soffre ancora alla caviglia mentre Bruttini ha un problema alla schiena e la sua presenza è in dubbio, almeno per l’esordio.
Allora non resta che aggrapparsi a Mancinelli e al duo Lewis-Miller, i quali con il talento a propria disposizione possono decidere un match all’ultimo tiro: l’ex Brindisi Ron Lewis è il faro offensivo, cercato dai compagni nei momenti di difficoltà e conscio di doversi assumere responsabilità, mentre Miller dovrà farsi trovare pronto non solo in difesa ma anche in attacco, giocando in regia se i playmaker non fossero pronti abbastanza.
Mancinelli, l’unico confermato nel roster dello scorso anno con Gergati, avrà ammonito i compagni sulle insidie che la manifestazione può riservare e la sua voglia di vendicarsi è pari a quella che hanno i tifosi di alzare un trofeo dopo tanto tempo e succedere così nell’albo d’oro della manifestazione all’Angelico Biella, auspicandosi che anche quest’anno al vincitore possano aprirsi le porte dell’Europa.