fbpx
Home A2 A2 - Girone Rosso Un quarterback alla corte di Dalmasson: ecco Murphy Holloway

Un quarterback alla corte di Dalmasson: ecco Murphy Holloway

0

Si completa la batteria stranieri della Pall.Trieste targata 2014-15.E’ arrivata in queste ore l’ufficializzazione dell’ingaggio da parte della societa’ biancorossa di Murphy Holloway, ala forte di colore di 201 cm.

Giocatore dalla cifre e dalla storia interessanti.Infatti dopo l’ultimo anno di Univerista’ giocato con la casavcca di OLA MISS( 14 punti e quasi 10 rimbalzi a partita), il “rebels” invece che esser inserito nei draf Nba, viene scelto nella NFL dalla franchigia di Baltimora.

 

Il suo feeling con la palla ovale a stelle strisce e’ pero’ destinato a durare poco, ben presto la  sua carriera cestitca riprende con l’esperienza in Israele, ove, con la maglia degli Hapoel Kfar Saba gioca 14 partite, dopo una parentesi iniziale con i Kyriat Ata.Ne escono fuori cifre lusinghiere: quasi 22 punti a parita,  conditi da piu’ di 10 rimbalzi,2 rubate, 1 stoppata .

Numeri importanti che hanno convinto lo staff triestino a puntare molto su questo giocatore che andra’ a prendere il posto dell’onesto Harris, rispetto al quale sembra essere meno perimetrale  ma piu’ portato a destreggiarsi nel traffico del pitturato.

Quindi un altro tassello nel puzzle biancorosso, dopo le conferme abbastanza prevedibili di Candussi e Coronica e lo sbarco di ieri, all’aereoporto triestino, del mini play Grayson.

Per completare il mosaico mancherebbe un lungo indigeno o passaportato; sfumato il sogno Da Ros, destinato a lidi molto piu’ meridionali, la societa’ triestina e’ ora alla ricerca di un’alternativa.

Ma, non sarebbe troppo sorprendente, conoscendo l’attenzione che viene riposta dalla dirigenza giuliana al bilancio ed al rispetto di regole ed accordi, che la corsa al mercato si fermasse qui, con la sola aggiunta della firma di Akele, che peraltro si sta gia’ allenando agli ordini di Dalmasson.

Se questa ipotesi si realizzasse, il roster triestino presenterebbe un buco nel reparto lunghi, due stranieri potenzialmente ottimi,il  nucleo italiano dei piccoli gia’ collaudato e un paio di giovani di belle speranze da lanciare in orbita.

Una sfida che presenta una certa dose di pericolo, ma allo stesso tempo una scomessa che potrebbe diventare intrigante ed affascinante. Proprio come quelle  che sembrano tanto piacere  a Dalmasson.