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Caso-Hackett, la risposta del giocatore: “Questo è troppo! Tolgo il disturbo”

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 daniel hackett, milanoDaniel Hackett decide di usare Facebook per spiegare la sua verità all’abbandono senza autorizzazione dal raduno della Nazionale – reso noto dall’ufficio stampa della FIP in una nota -. Nella nota si leggeva del forfait di Melli (causa intervento per pulire il tendine d’Achille) e di Hackett senza giustificato motivo. Dopo quanto già accaduto nella scorsa stagione, il mondo della rete non ha esitato un attimo a scagliarsi contro il giocatore dell’Olimpia, già accusato di non sentire ‘sua’ la maglia della Nazionale. Tuttavia è arrivato un chiarimento forte e preciso da parte dello stesso giocatore con un post pubblicato sul suo profilo d Facebook nel quale si dice stufo di essere sempre un caso per la Nazionale e irritato dalle differenze di trattamento che, a suo dire, vengono fatte in Nazionale.

Ecco il testo integrale del post: Quando ho chiesto di operarmi su un tendine malconcio la scorsa estate su consiglio di 3 specialisti mi è stata negata l’opzione ed è stato detto che ho “rifiutato”, facendomi passare per traditore! 12mesi dopo, un tendine ancora malconcio per infiammazione tendinea cronica, una lesione al costato in fase di cicatrizzazione subita poche settimane fa, un disco della schiena SGRETOLATO da riparare e visto solo oggi nella risonanza, e i miei esami medici neanche vengono considerati, anzi proprio ignorati, per procedere con il LORO programma per rimettermi in campo in 3 giorni. Questo è troppo. Chiedermi di allenarmi ignorando il referto medico, farmi incominciare con il gruppo facendomi passare per falso e per uno a posto fisicamente. Ma scusa che fine hanno fatto la collaborazione con l’atleta e la professionalità? Perché ad altri basta una parola per dare forfait e nel mio caso passo sempre per il “caso”. No grazie. Una cosa è il lottare e dare tutto per una maglia (cosa che io ho sempre fatto, ovunque, anche in Nazionale quando sano), un’altra è approfittarsene e scherza con la carriera di un giocatore neanche 3 settimane dopo aver giocato 75+ partite in una satgione. Questo è troppo! Prima c’è il rispetto per la persona. Ed io rispetto per VOI l’ho avuto presentandomi e portando tutti gli esami clinici. Ma chiedermi di allenarmi OGGI, di seguire un vostro programma solo per il vostro interesse quando in 12 mesi non ho ricevuto una ca*** di chiamata da nessuno per sapere come stavo o per discutere i programmi estivi neanche quando ero piegato in due a Giugno! Questo non è esser squadra! Non è esser Nazionale! Ne prendo atto, e tolgo il disturbo, a testa alta, con gli esami clinici fatti, siete questi, e per me il vostro modo di intendere lo sport non è corretto nei confronti di un alteta in difficoltà fisica, nei confronti di un atleta in generale! In bocca al lupo ai ragazzi, mi dispiace per loro soprattutto di aver creato caso, ma come ho detto prima, ne esco a testa alta e con il cuore in pace! 13 anni fa mi tagliarono dalle Nazionali giovanili dicendomi che ero grasso lento e non sarei mai diventato un giocatore, oggi sono io a dire stop e a dare un gran in bocca al lupo ai ragazzi per il futuro! Mi squalificano? Fate pure ma io ho la coscenza a posto e lo urlo al mondo! Scusate il disturbo. dh