Charlie Recalcati rilascia un’intervista interessante alla Gazzetta dello Sport in cui parla della sua ultima esperienza a Montegranaro e della sua nuova avventura a Venezia. L’Head Coach della Reyer ha già a disposizione 6 acquisti nuovi in un club che sembra molto ambizioso per la prossima stagione: «Col presidente Brugnaro e il d.s. Casarin abbiamo fissato un punto: Venezia deve consolidarsi ad alto livello per giocarsi le proprie
carte in qualsiasi momento. Il che non vuol dire vincere, ma creare le condizioni per poterlo fare se qualche club più attrezzato dovesse sbagliare la stagione come è successo nel recente passato. Non vince sempre il più forte. E noi dobbiamo essere lì. La nostra aspirazione non può essere l’accesso ai playoff o alla Final Eight di Coppa Italia: è un punto di partenza. Non possiamo dire di aver vinto il nostro campionato se arriviamo ai playoff: bisogna alzare il livello. Per questo sono arrivati alcuni giocatori abituati a queste sfide e a vincere».
I giornali parlano anche di un interessamento nei confronti di Tomas Ress e con il suo acquisto Venezia avrebbe 3 giocatori dell’organico senese che piano piano si sta svuotando: «Erano tutti liberi, ovvio che interessassero. Ma non faremo Siena-2. Anche perché il nostro budget è molto competitivo per l’Italia ma non per puntare a giocatori che vantano un mercato europeo. Wanamaker era il primo obiettivo in regia ma è andato in Germania. Su Haynes c’è tanta concorrenza, un giocatore come Carter per noi non è avvicinabile e Othello Hunter, che pure abbiamo sondato, ha firmato in Grecia a cifre proibitive. Ripeto: il nostro budget è buono, ma non intendiamo fare follie. Piuttosto cerchiamo di fare scelte tecnicamente compatibili come nel caso di Dulkys e Viggiano, nel ruolo di ala piccola». Venezia è una città universale e potrebbe essere una destinazione gradita per molti giocatori: «Uno dei problemi per arrivare a certi giocatori è che non facciamo le coppe. Avere una dimensione europea è l’altro nostro obiettivo e a quel punto il nome della città, amata in tutto il mondo, può diventare un valore aggiunto». Poi Recalcati spende qualche parola sullo scudetto vinto da Milano e quanto inciderà sul movimento: «Pubblico, visibilità e la passione di un grande nome come quello di Giorgio Armani a cui faccio i complimenti. Non sono tra quelli che mettono barriere tra provincia e metropoli. Al basket serve tutto. Gara-7 di finale ha avuto un impatto mediatico importante. Vuol dire che se il prodotto è di qualità, poi c’è chi lo compra. Ma al movimento serve anche altro come personaggi che facciano parlare anche chi non è appassionato di basket. Manca gente come Peterson, Bianchini, Pozzecco e Myers». Su Pozzecco lancia anche una previsione: «Farà una grande carriera. Ha già la testa da allenatore. Sbaglia chi lo giudica ancora ricordandolo come giocatore. E’ più profondo e poi trae spunto dai suoi limiti. Da tecnico, per esempio, cura molto la difesa, quello che non faceva da giocatore…». Infine un augurio al basket e qualche parola sulla sua ex squadra: «Sicuramente. Ma la realtà dice il contrario. Dalla Serie A in giù di Montegranaro purtroppo ce ne sono ancora tante. Bisogna agire in profondità e avere coraggio. Inutile nascondersi: i controlli devono essere molto più rigidi per debellare casi come quello della Sutor e di Siena».