Incredibile epilogo dell’attesissima e decisiva gara6 delle finali scudetto tra la Montepaschi Siena e l’EA7 Milano: i biancorossi di Banchi espugnano il fortino senese 74-72 nel giorno della possibile festa senese grazie a un pazzesco buzzer beater di Jerrells a fil di sirena dopo un finale punto a punto ed infuocatissimo. Milano è già in palla fin da subito, decisa a ribaltare i giochi e si mostra pericolosa e non battuta a priori al cospetto di un palazzo gremito e caldissimo,
pronto ad aprire le danze. La gara è equilibrata e vive di sprazzi e individualità, Hunter (18) per Siena come al solito fattore sotto il ferro e Gentile (23) dall’altra, concentrato solo a esplodere il suo talento e non a protestare con tutto e tutti; ma a fare la differenza è la difesa sul pick&roll di Milano che inibisce le linee di passaggio e annacqua le iniziative e le medie al tiro dei padroni di casa, e permette agli ospiti di controllare per lunghi tratti il punteggio, grazie come detto a Gentile, Langoford (13) e un Lawal preferibile allo spento Samuels. Nel terzo quarto l’Olimpia sembra avere in pugno la partita ma il cuore di Siena è grande e permette un’orgogliosa rimonta con Haynes e Carter scatenati, ma la panchina da poco ossigeno ai ragazzi di Crespi,che sbagliano il canestro della vita con Janning e vengono puniti all’ultimo tuffo dalla preghiera di Jerrels e da un’Armani cinica e mentalmente solida e preparata. Tutto riaperto quindi, l’inerzia torna nelle mani di Gentile e soci che hanno ora a disposizione un match-ball cui nessuno credeva più. Il bello del basket è anche questo. Festa scudetto rovinata per Siena, Milano spera ancora e sposta l’inerzia e il match point al Forum. Dal pubblico di Siena tanti applausi e cori fino all’ultimo verso i propri beniamini in quella che probabilmente è stata l’ultima gara della Mens Sana Siena al PalaEstra. Un saluto toccante da parte di tutta la tifoseria ad una delle più vincenti squadre di sempre del nostro campionato.
Il racconto del match – Per la decisiva gara6 il PalaEstra è vestito di verde a festa e straboccante di tifo come ai tempi della storica partita scudetto del 2004, il primo del palmarès senese. Prima dell’inizio della gara i tifosi della curva espongono striscioni polemici verso il presidente della Polisportiva Ricci, reo di non aver considerato Crespi e il suo staff nel nuovo progetto tecnico. Proprio il tecnico toscano si inchina al suo pubblico in segno di ringraziamento per un sostegno senza precedenti e manda in quintetto Haynes, Janning, Carter, Ress e Hunter per centrare l’impreso contro una Armani Milano all’ultima chiamata che scende sul parquet con Jerrels, Langford, Gentile, Melli e Samuels. A marchiare l’inizio di gara è Hunter, ancora in fase estatica dopo gara5; Milano però è lucida e si butta dentro con decisione con Langford e Gentile ( 10-8 Milano dopo 5’). La difesa di casa soffre ma dall’altra parte può contare su un Hunter assolutamente immarcabile e dominante dal piede perno e un Carter letale dalla lunga: nonostante ciò i lombardi si tengono sopra di misura alla fine dei primi 10’ (21-20). Gentile, beccatissimo dal pubblico è l’anima dell’attacco ospite e accende la luce a intermittenza in una fase del match equilibrata e molto combattuta: Haynes spezza il raddoppio ed entra dentro affettando la difesa milanese, con Banchi costretto al time out (30-27 Siena dopo 15’). I biancorossi tornano sul parquet alzando la pressione alta su entrambi i lati del campo e rinnovando la fisicità nei contatti e a rimbalzo: la miscela è buona e permette agli ospiti di sopravanzare a fine quarto sul 40-36. Il terzo periodo riparte a ritmi alti con Hunter ancora sugli scudi e una difesa milanese finalmente convincente sul pick&roll; Langford e Gentile gestiscono bene i palloni senza pestarsi i piedi (50-41 Milano dopo 24’) e trovano spaziature e tempi giusti per colpire. Siena soffre le sortite del giovane talento italiano e le medie al tiro dell’attacco della EA7, che si disimpegna con organizzazione anche in difesa; Haynes e Janning ci provano ma Lawal è un brutto cliente anche per Hunter col terzo periodo che si chiude sulla tripla di Carter e con Milano in vantaggio (63-55 EA7). Il palazzo diventa rumorosissimo per l’ultimo decisivo quarto, e anche la difesa senese sale di intensità diventando insopportabile per una Milano intenzionata a gestire il punteggio: Banchi può solo mangiarsi le mani vedendo un Haynes al limite della perfezione che quasi da solo riacciuffa il risultato e riporta i suoi sopra in mezzo a decibel di tifo altissimi (66-65 Siena a 5’ dal termine). Ma la mano armata di questa Siena rimane Carter, tremendo al tiro quando conta; gli ultimi minuti sono di fuoco e a spuntarla è Milano, prima con Gentile e soprattutto un incredibile buzzer beater di Jerrells sulla sirena che gela il PalaEstra dopo che il ferro risputa la conclusione di Janning .
MVP BasketItaly.it: Alessandro Gentile 23 punti, 8/15 da due, 2/3 da tre, 7 rimbalzi, 25 di valutazione
Montepaschi Siena 72 – EA7 Armani Milano 74 (20-21; 40-36; 63-55)
Montepaschi Siena: Viggiano 6 , Hunter 18 , Cournooh, Haynes 22, Carter, Janning 4 , Ress 3 , Ortner , Nelson , Udom, Bucarelli, Green . All: Crespi
EA7 Armani Milano: Gentile 23 , Cerella, Melli 6, Hackett 4 , Kangur 2, Langford 13 , Samuels 2 , Tourè, Wallace 4, Lawal 10 , Moss 6 , Jerrells 4. All: Banchi
Percentuali tiri da 2 punti: Siena 55 %, Milano 56 %
Percentuali tiri da 3 punti: Siena 39%, Milano 40%
Percentuali tiri liberi: Siena 79%, Milano 71%
Rimbalzi totali: Siena 29 (Hunter 8), Milano 29 (Lawal 9)
Palle perse/recuperate: Siena 13/6 , Milano 14/5
Assist: Siena 15 (Nelson 5), Milano 11 (Jerrels 4 )
Stoppate: Siena 0, Milano 3
Valutazione di squadra: Siena 79 , Milano 73
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