Per Marquez Haynes la finalissima scudetto tra Milano-Siena non potrà essere una gara come tutte le altre, basti pensare che il giocatore ha iniziato la stagione con i milanesi per trasferirsi alla Mens Sana nell’affare Daniel Hackett. Probabilmente l’unico momento in cui il giocatore è salito alla ribalta delle cronache in maglia Olimpia è stato solamente
nel momento del suo passaggio a Siena in cambio del tanto acclamato Hackett, ma la guardia americana è passato in meno di 5 mesi a meteora ai margini delle rotazioni di Coach Banchi, a stella e primo terminale offensivo di coach Crespi nella città del Palio. Haynes nelle dichiarazioni rilasciate a Tutto-Sport afferma di non avere particolari vendette da consumare nei confronti della sua ex squadra, ma è ben conscio del clima e dell’importanza della sfida tra i due club: “Questo duello è un po’ come Lakers contro Celtics, ero convinto di raggiungere la finale quando ero a Milano, lo sono altrettanto stato quando sono arrivato a Siena. Non mi definisco più motivato, non è una vendetta, in ogni finale si fa di tutto per vincere, però ho una motivazione diversa, quella di dare il massimo contro persone e compagni che conosci molto bene”. Poi il giocatore raccontando del suo rapporto con coach Crespi, ha parole al miele nei confronti del tecnico che lo ha rilanciato nella seconda parte della stagione: “Abbiamo un ottimo rapporto, nato in Summer League passate, lui vuole sempre davvero vincere, la sua direzione è molto emotiva, a volte può sembrare un po’ pazzo nelle sue esternazioni , ma perché crede sempre in quello che si fa e si può fare”.