Sale la temperatura in vista di gara 2 e questa volta non dipende da un guasto dell’aria condizionata. Le statistiche non aiutano a orientare il pronostico: se è vero che gli Spurs nell’ inferno (per gli avversari, e il calore non c’entra sempre..) dell’AT&T Center hanno perso solo contro Dallas in undici partite di post season e possono contare su un Parker tornato a pieno regime ma il precedente proprio dell’ anno scorso non lascia tranquilli gli Spurs. A Miami, poi, c’è chi ricorda che nelle ultime dodici occasioni gli Heat hanno sempre risposto con una vittoria ad una sconfitta in gara 1 e un LeBron deciso a scrollarsi di dosso le critiche piovutegli addosso fa paura a chiunque.
Come sempre a dar spettacolo in conferenza stampa ci ha pensato un carichissimo coach Popovich che ha confessato di non amare particolarmente il tiro da tre con un eloquente: “Lo odio, non è basket ma ti ci devi abituare anche se per me resta un pò come imbrogliare”. Se pensate che il vituperato tiro da tre sia il motivo dell’evoluzione dei neroargento, scopertisi squadra di corsa a togliere il dubbio ci pensa subito lo stesso Pop: “Non siamo più forti in difesa come una volta, dobbiamo compensare con le qualità che abbiamo dall’altra parte puntando sulla velocità, accellerando il ritmo”. D’altronde la chiave è la difesa e Popovich è il primo ad ammettere che accellerando il ritmo ci si prenda grossi rischi, come le 23 palle perse in gara 1. La soluzione potrebbe essere allora un Duncan versione playmaker? Popovich scherza rivelando le presunte ambizioni di Timmy da play e Duncan partecipa al siparietto ammettendo:“dopo le 5 palle perse in gara 1 credo sia il caso di rinunciare alle ambizioni da playmaker”.
Sicuramente per altri motivi gli Heat temono Tim Duncan e a confermarlo c’è Lebron che lucidamente analizza:”E’ uno dei migliori nel proteggere il ferro, non mi sorprenderei se San Antonio provasse ad incanalare il nostro attacco verso di lui”.
C’è tempo però anche in casa Heat per una gustosa gag: a orchestrarla un Dwyane Wade in grande spolvero dopo una meravigliosa gara 1. Preso il microfono ad un giornalista che stava intervistando Lebron, Wade si rivolge al compagno:“Hey, LB. E’ tutto il giorno che non fai altro che parlare. Non dovremo andare a migliorarci? Andiamo ad allenarci“. Il numero 6 degli Heat sta al gioco e, citando Allen Iverson, non si fa cogliere di sorpresa: “Allenamento! Non una partita! Stiamo parlando di un semplice allenamento!”
Insomma lo spettacolo delle Finals inizia già prima della gara. Non resta che mettersi comodi armati di telecomando e, se vi funziona, di condizionatore.