Nonostante la sconfitta interna arrivata dopo un combattutissimo tempo supplementare, che ha riportato l’Ea7 Milano in vantaggio per 2-1 nella serie sul Banco Sardegna Sassari, il coach sassarese Meo Sacchetti prova a vedere il bicchiere
mezzo pieno: “Abbiamo rimesso in piedi una partita con tutto quello che avevamo, poi è logico in una partita finita al supplementare sono gli episodi particolari , che decidono una vittoria o una sconfitta. I miei giocatori hanno dato quello che avevano, e ci è mancato veramente pochissimo per portare la partita a casa. Rimane la soddisfazione di aver fatto perdere loro 23 palloni e di aver catturato più rimbalzi, questa volta abbiamo tirato male, ma nonostante ciò abbiamo fatto tutto per cercare di vincere questa partita”. L’analisi del tecnico sassarese va proprio sulle percentuali di tiro nella gara di ieri sera ed in generale sulle medie realizzative in tutte le tre gare della serie da parte della sua squadra: “Nonostante non abbiamo avuto la normalità, non dico l’eccellenza, nelle nostre percentuali nel tiro da tre punti, che è quello che caratterizza la nostra squadra, siamo stati in partita fino alla fine. La partita di gara 1 l’abbiamo persa perché non abbiamo fatto canestro nell’ultimo quarto, questa sera sempre nell’ultimo quarto li abbiamo rimontati lo stesso senza fare canestro, sicuramente dobbiamo fare più canestri se non vogliamo battagliarla fino alla fine, ma sappiamo che possiamo vincerla sia in attacco sia in difesa”. Infine Sacchetti invita sempre a tener presente il valore tecnico e fisico degli avversari: “ Samuel è difficile da marcare come Gentile e tanti altri, questa sera hanno recuperato anche Melli , il problema che qualcuno si dimentica che abbiamo giocato contro Milano, e giocare contro una squadra così comporta spendere il doppio della fatica e dell’intensità per fare qualsiasi cosa, e alla fine queste fatiche si pagano. Adesso dobbiamo cancellare questa partita, e recuperare energie per la prossima, tutte le partite finora sono state diverse dalle altre, vedremo come sarà la prossima”.
In casa Milano non può essere che soddisfatto coach Luca Banchi, dopo aver violato il parquet sassarese: “Una partita molto equilibrata tra due squadre capaci di ribaltare rapidamente l’inerzia di questa serie e delle singole partita. Nei primi trenta minuti abbiamo avuto un vantaggio dilatatosi frequentemente oltre la doppia cifra di vantaggio, producendo una buona difesa ed un attacco equilibrato, poi nel quarto periodo è nata la rimonta di Sassari per le loro qualità tecnico e morali, abbiamo sofferto la loto aggressività ed abbiamo perso troppi palloni. Va sottolineata la grande personalità e l’autorevolezza con la quale abbiamo continuato la gara, nonostante la rimonta subita, il tiro da tre di Gentile nel finale ha fatto sicuramente la differenza, ci ha permesso di non essere legati a commettere il fallo sistematico o a una eventuale difesa”. Il tecnico meneghino poi si sofferma ad analizzare la serie nell’ottica delle sette gare, e non si mostra molto entusiasta di questa formula: “Sulle serie al meglio delle sette gare, vi dico per esperienza che giocare ogni 48 ore non è la cosa migliore sia per la salute dei giocatori sia per lo spettacolo da offrire al pubblico, ci si vuole ispirare al modello americano, ma lì i giocatori hanno 72 ore per recuperare da una gara all’altra quando viaggiano. Tutto questo va a discapito della condizione, della lucidità e delle precisione delle squadre, ma va detto che il gap tra due squadre impegnate in serie così lunghe si accorcia perché man a mano con le partite subentra la conoscenza reciproca tra le squadre, e possono nascere partite così con percentuali più basse, ma partite comunque con il loro fascino e particolarità a mio giudizio”.