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Venezia, la presentazione di Recalcati ” La Reyer è la storia, vogliamo consolidarci ad alto livello”

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 Charlie Recalcati, Reyer VeneziaLasciata alle spalle la parentesi Zare Markovski e un’annata negativa conclusa con l’11° posto, l’Umana Reyer Venezia apre la stagione sportiva 2014-2015 con l’arrivo del nuovo allenatore, l’esperto Carlo Recalcati. Davanti a circa 200 persone tra sponsor e tifosi oro-granata, al Palasport Taliercio di Mestre l’ex tecnico della nazionale è stato ufficialmente presentato.

 

A farne gli onori di casa vi era il patron Brugnaro, accompagnato dal DS Casarin e il Team Manager Mauro Sartori. Oltre al neo tecnico e ai

confermati vice allenatori De Raffaele e Billio, arriva insieme a Recalcati dalla Sutor Montegranaro il nuovo preparatore atletico Renzo Colombini.

 

A cominciare è stato il presidente Luigi Brugnaro che ha iniziato il discorso sulla stagione precedente per poi continuare sui vari argomenti legati a Venezia e non solo. “ Veniamo da una stagione molto deludente, non per causa di qualche giocatore come l’ultimo che ha avuto un comportamento non consono (Andre Smith ndr), ma forse la colpa è più mia che sono stato poco tempo presente dietro alla squadra. Volevo partire dalla conferenza stampa spiegando che non siamo infallibili, non siamo stati capaci di trovare e gestire l’amalgama, si dovrebbe perdere e vincere tutti insieme, ma non è successo.” – si analizza poi la situazione palasport/tifo – ” E’ stato il terzo anno di Serie A: nel primo anno al PalaVerde a Villorba abbiamo avuto un gran vantaggio dal campo, molto diverso dal Taliercio perché l’idea mia è che le squadre trovano per la maggior parte i punti dal fattore casalingo, noi evidentemente abbiamo un pubblico preparato e di palato fine. La gabbia nel settore dei tifosi ospiti è necessaria per avere il pubblico da 3500 posti, se fosse per me la toglierei ma senza quella non possiamo avere il minimo richiesto per giocare in Serie A. Da parte nostra poi c’è sempre stato un grande entusiasmo e vogliamo continuare a migliorare con le risorse economiche, abbiamo anche sì sbagliato, però chi fa, sbaglia e chi non fa mai niente, non sbaglia mai. Noi siamo l’unica squadra del Nord-Est in Serie A, l’unica. Ma sui giornali chissà come mai non ci siamo. 

Per il secondo anno consecutivo abbiamo fatto il pieno con il settore giovanile: 7 su 7 alle Finali Nazionali, 2 arrivate alle Finali Scudetto (U19 maschile e U19 femminile), ma nessuno lo dice. 4400 ragazzi distribuiti in 22 società, alla Reyer hanno imparato lo spirito del gioco, dell’impegno, la voglia di giocare. Come quella volta della finale femminile persa contro Taranto, bisogna imparare la sconfitta, Imparare Venezia. Io sono di Spinea, ho comprato i diritti di Reyer e Pepper. La città non si deve dividere, si deve unire intorno al Progetto, è questo il senso dell’investimento, invece qui siamo sempre pronti a polemizzare su tutto, ci facciamo male da soli. Dobbiamo renderci conto che lo sport è un modo per riscattare la città.”
Infine conclude il suo lungo discorso il vulcanico patron “ Cercheremo sempre di far meglio, di scendere in campo per vincere lo scudetto. Voglio ringraziare i coach Andrea Mazzon e Zare Markovski. Adesso abbiamo scelto un allenatore che è un vincente di suo e io voglio vincere. Non voglio solo arrivare ai play-off, voglio in campo una squadra che lotta su ogni pallone, che dia l’anima, vogliamo arrivare a giocarci le nostre carte contro tutti. “
 
E’ il turno del DS Federico Casarin: “ Direi che ha detto tutto Luigi… ringrazio la sua disponibilità non solo economica. Cercheremo di migliorare i nostri risultati sportivi della Prima Squadra che sono all’apice del Progetto delle giovanili che portiamo avanti dal 2006. Quest’anno bisogna creare un gruppo che l’anno scorso non si è realizzato, spero si realizzi con Carlo, l’ho conosciuto come mio allenatore e come persona, è la scelta migliore perché so cos’ha fatto nella sua carriera e mi aspetto lo faccia anche con Venezia, la persona che è stata e che è so che porterà solidità alla struttura societaria. So che Carlo darà la giusta fiducia a tutti i tifosi per creare la squadra adatta per poter scendere in campo. ”

A parlare poi è stata finalmente la volta del protagonista della serata, il coach Carlo “Charlie” Recalcati che ha esordito così A me piace la storia, per uno come me la Reyer è la storia, fa parte della storia della pallacanestro. Oggi forse c’è poca memoria storica, ne dovremmo avere di più. Io non sono un ragazzino, ho giocato alla Misericordia e quindi so cosa voleva dire, cosa vuol dire la Reyer per la pallacanestro italiana, sono veramente onorato di sedermi sulla panchina che è stata di Geroli e patron Zorzi, ho conosciuto Gigi Marsico. Per i più giovani vengo dalla preistoria… ” – continua il neo-allenatore oro-granata – “ Noi dobbiamo essere una squadra non solo di giocatori, dobbiamo avere un buon gruppo. La cosa importante saprà il ruolo che ognuno all’interno della Reyer saprà occupare. E’ chiaro, l’obiettivo sono i play-off ma non come traguardo, noi vogliamo giocarci le nostre carte. I play-off di quest’anno stanno dimostrando che c’è spazio per tutto. Noi stiamo cominciando a lavorare su quello che potrà essere la squadra, stiamo cercando giocatori che siano prima di tutto persone. La rosa  conterà su giocatori confermati dallo scorso anno, affermati nel nostro campionato e non solo il nostro, saremo legati alla formula del 3+4, abbiamo delle idee ben precise. Cercheremo i vari giocatori in cima alla nostra lista, ma non sarà facile per la  concorrenza delle avversarie che faranno le coppe e quelle dei vari campionati esteri più ricchi del nostro come la Russia, Spagna, Turchia.. e giocatori compatibili tra loro che siano funzionali al Progetto Reyer, questo sarà un grande lavoro di Federico. Poi mi rivolgo al presidente e Federico: io non sono giovanissimo, ho poco tempo. Non posso aspettare tanti anni per vincere un altro campionato. Una mano sul cuore, un altra sul portafoglio… (risate del pubblico con tanti applausi) ” ” Tutti vogliono vincere. Il segreto per vincere è creare una realtà per poi consolidarsi ad alto livello, essere nella posizione di cogliere l’occasione nel momento in cui ti capita. Voglio fare augurio a livello sportivo al presidente e alla Reyer proprio per questo. Nomi non ne facciamo, oggi è difficile in una marea di idee ma li abbiamo già individuati. Pian piano si troveranno i tasselli e poi si aggiungeranno gli altri giocatori in base ai passaporti.

 
Turno poi al resto dello staff, a cominciare dai vice allenatori, prima Walter De Raffaele “ Voglio ringraziare il presidente e Federico per questa conferma, a livello emotivo e per la persona, vuol dire sposare degli ideali nei quali mi riconosco. Sono felicissimo di lavorare con Carlo dopo l’esperienza della Nazionale, condivido con lui lo stesso modo di vedere la pallacanestro. ”
 
Poi tocca ad Alberto Billio, applauditissimo, 13.mo anno alla Reyer Venezia “ Numero perfetto. Sono molto onorato a far parte di questo progetto, sono riconoscente verso il presidente e il DS che credono nella mia persona. Sarà un onore lavorare con coach Recalcati per condividere le sue idee. Con Walter è il 4° anno insieme, anno dopo anno si è creata tanta stima e amicizia tra di noi. Con Mauro abbiamo vissuto la promozione dalla B1 in LegaDue e tante esperienze negli anni delle giovanili. Con Renzo ci siamo conosciuti a Treviso, una persona importante di spessore umano e ho instaurato subito un gran feeling ”
 
Il Team Manager Mauro Sartori “ Voglio ringraziare il presidente e Federico per la possibilità di tornare su questo progetto. Ho iniziato come giocatore, sono tornato a lavorare come dirigente, poi ho fatto delle scelte diverse, ma infine mi hanno riaccolto in questa famiglia per questo progetto molto importante. Benvenuti ai nuovi membri di questo staff rinnovato e duri i banchi. ”
 
Infine, l’ultimo arrivato, giunto da Montegranaro insieme a coach Carlo Recalcati, il neo preparatore atletico Renzo Colombini: “ E’ stato già detto tutto, voglio solo aggiungere tre cose: considerazione, essere qui a Venezia, alla Reyer è un onore; promessa, sarà difficile fare risultato, difficile vincere tante partite, non sempre faremo bene, prometto che l’impegno sarà sempre al massimo; per ultimo un ringraziamento alle persone che mi hanno permesso di essere qui. ”
 
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