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Photo Credit: FIBA Speciale EuroBasket: la forza di una lacrima

Speciale EuroBasket: la forza di una lacrima

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Le lacrime sono il ghiaccio che si scioglie nell’anima” scriveva il poeta tedesco Herman Hesse in un suo saggio. Lacrime che ieri sera scorrevano a fiumi sul parquet di Berlino. Lacrime contrastanti.

Da una parte quelle di rassegnazione e di tristezza versate dalla compagine transalpina arrivata ad un soffio dal titolo europeo, dall’altra quelle di Sergio Llull, infortunato di lusso in questo Eurobasket, Juancho Hernangomez e di suo fratello Guillermo che si levano di dosso il mantello dei perennemente incompiuti e diventano supereroi per una notte.

Lacrime che nel nostro caso hanno avuto un sapore agrodolce. Quelle senza pace versate da Pozzecco dopo il doppio tecnico contro la Serbia trasformate in gioia senza pari e culminate con il salto in braccio ad Antetokounmpo. Le lacrime del nostro MVP, senza se e senza ma, Simone Fontecchio. Due liberi sbagliati. Due liberi che ricordano tanto il rigore di Baggio a Pasadena. Due liberi che rimarranno indelebili nella nostra mente. Due liberi che saranno per sempre identificati come il WHAT IF di questo europeo.


Le lacrime dei giganti chiamati a portare le proprie nazionali alla vittoria e che cadono sotto i colpi delle cosiddette “piccole” facendo un rumore assordante. Per qualsiasi informazione potete chiedere a Antetokounmpo, Jokic e Doncic.

E ultimi ma non meno importanti le lacrime dei tifosi del gioco più bello del mondo, forse il gioco più crudele che esista sulla faccia della terra perché lo sappiamo nel basket è un attimo salire e poi cadere a terra propio come fa la palla a spicchi. Ad ogni modo non importa quali tipi di lacrime abbiamo versato in questi giorni ma sappiamo che, il ghiaccio si è sciolto e la nostra anima ora è libera. GRAZIE DI CUORE BASKET