La passione per il basket in Italia è sempre stata molto forte, ma soprattutto dagli anni ’70 ai ’90 ha vissuto delle stagioni molto competitive nelle quali tante grandi squadre si sono date battaglia per il dominio della Serie A. Tra queste, oggigiorno le uniche a essere tornate al top, dopo brutti periodi, sono la Virtus Bologna e la Pallacanestro Milano, rispettivamente seconda e prima in quanto a titoli nazionali vinti finora. I bolognesi, tuttavia, stanno dominando l’attuale campionato grazie a una striscia positiva di ben 13 trionfi, la quale sta dando loro l’aura di compagine imbattibile. Dominatrice del campionato italiano negli anni ’90, la Virtus ha trionfato nella stagione scorsa e sembra indirizzarsi ora verso il suo 17esimo titolo di sempre. Adesso trascinate da un immenso Milos Teodosic, le V nere un tempo hanno avuto un altro leader di gioco serbo capace di portarle a grandissime vittorie, e che risponde al nome di Pedrag Danilovic.
Teodosic, un palleggiatore senza eguali
Approdato nell’estate del 2019 alla Segafredo Arena, Teodosic è stato il fiore all’occhiello di una campagna acquisti realizzata proprio per ridare grande splendore a una Virtus che, dopo tantissimi anni, voleva tornare a essere protagonista. L’esperto e talentuoso playmaker slavo, che veniva da una difficile esperienza ai Los Angeles Clippers, era l’uomo ideale per riportare la squadra felsinea alla gloria del passato, e la sua eccezionale visione di gioco, unita a un’abilità importante nel segnare punti in momenti decisivi, sono state fondamentali per la vittoria del titolo nella scorsa stagione, quando lo stesso play serbo è stato eletto MVP delle finali contro Milano, dopo aver messo a segno 15,5 punti e 6 assist in ogni partita. Non sorprende, dunque, che in questo momento la squadra allenata dall’esperto Sergio Scariolo sia la grande favorita alla conquista del titolo italiano da quello che ci dicono le quote delle scommesse sportive riscontrabili sul web in questo momento. Atleta senza eguali nella gestione della palla e capace di trovare spazi impensabili per assist di qualsiasi tipo, Teodosic calca le orme di un suo connazionale che ha fatto la storia a Bologna.
Danilovic, una guardia completa e combattiva
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Prima di lui, infatti, era esploso con la maglia della Virtus Pedrag ‘Sasha’ Danilovic, il quale era uno dei più grandi talenti balcanici rimasti in Europa al momento della disgregazione del grande Paese slavo. Arrivato nel 1992 a Bologna dal Partizan Belgrado, il nativo di Sarajevo sarebbe diventato subito il leader di una squadra con la quale avrebbe vinto ben quattro titoli nazionali, una Coppa Italia e una storica Coppa campioni dal 1992 al 1999. Dotato di una tecnica di tiro eccellente da guardia tiratrice pura, ma anche molto combattivo in ogni zona del campo, il classe 1970 fu l’idolo di una parte della Bologna cestistica nell’epoca di massimo splendore delle V nere. Non a caso, la sua maglia numero 5 è stata ritirata dalla società bolognese, a conferma di un amore unico per un giocatore capace di cambiare come nessun altro il corso della storia della Virtus.