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NBA – Stephenson ‘da schiaffi’, Miami annichilisce Indiana e vola alle Finals

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I Miami Heat stracciano Indiana in Gara-6 e strappano il pass per la quarta Finals consecutiva chiudendo la serie 4-2, laureandosi ancora una volta campione della Eastern Conference. Il punteggio finale è stato 92-117 ma è fin troppo generoso considerata la differenza vista in campo con gli Heat in autentico controllo dal primo all’ultimo minuto. Una prova d’autorità di LeBron James (nella foto: totalprosports.com) e compagni che hanno risposto come meglio non si poteva alle assurde provocazioni ripetutamente ostentate da Stephenson. Il giocatore dei Pacers fa subito capire quali sono le sue

intenzioni quando, in avvio di gara, costringe ad un LeBron in penetrazione di deragliare. Il prescelto sta zitto e ‘risponde’ dall’altra parte mettendo una mano in faccia a Stephenson che nel frattempo segna comunque una tripla. Il gesto non piace a Steph che poi esagera e prima dà una manata a LeBron e in un altro paio di occasioni buscandosi anche il Flagrant. La compostezza degli Heat è però da cineteca con LeBron impegnato a rispondere sul campo azione dopo azione. Alla fine della gara il referto di James reciterà 25 punti (8/12 dal campo, 9/9 dalla lunetta) con 6 assist e 4 rimbalzi. Anche Bosh fa il suo in questo netto successo di Miami con altrettanti 25 punti realizzati (10/14 dal campo) con 8 rimbalzi. In doppia cifra anche Wade con 13 punti conditi da 6 assist e 6 rimbalzi. Dall’altra parte non è bastata la solita partita tutta cuore e talento di Paul George che di punti ne mette a segno 29 (5/10 da tre, 8/10 dalla lunetta) con 8 rimbalzi. 16 punti con 4 rimbalzi, invece, per David West. Chiude il discorso degli uomini in doppia cifra per i Pacers, Stephenson con 11 punti.

 

Miami vola in finale dove troverà una tra Oklahoma City e San Antonio, con gli Spurs in vantaggio 3-2 e che già questa notte potrebbero chiudere la serie. Finisce qui la stagione per gli Indiana Pacers che non hanno mai dato l’impressione di poter tenere testa ad una squadra così forte e cinica come gli Heat alla quale, ancora una volta, vanno gli applausi per come hanno gestito le continue provazioni di Stephenson verso il quale, invece, ci sarà molto da riflettere. Larry Bird non aveva gradito il soffio nell’orecchio di LeBron figuriamoci questo atteggiamento da guerriglia urbana.

Miami: James 25, Bosh 25, Lewis 13, Wade 13, Andersen 9, Battier 8, Douglas 6, Haslem 6, Chalmers 4, Allen 3, Jones 3, Cole 2,
Indiana: George 29, West 16, Stephenson 11, Hill 9, Hibbert 8, Copeland 6, Sloan 5, Allen 2, Scola 2, Watson 2.