Brindisi, si riparte dal lungo applauso del PalaPentassuglia. Fari puntati già sulla prossima stagione
Tempo di bilanci in casa Enel Brindisi, dopo aver assorbito la delusione e le mille emozioni vissute a causa del 3-0 inflitto da Sassari nel primo turno dei Playoffs, risultato che probabilmente punisce eccessivamente la squadra brindisina, che per due match sui tre disputati, ha assaporato l’odore della vittoria, poi svanita sul più bello, quando l’esperienza e la classe dei tiratori sardi hanno scavato il solco decisivo e segnato la differenza. Guardare al futuro, senza dimenticare il passato, ricostruendo dal presente: ecco la linea tracciata dalla società biancoazzurra.
Nei giorni successivi alla sconfitta casalinga che ha tracciato la fine dell’avventura della squadra guidata da coach Bucchi ai Playoffs scudetto, nell’ambiente brindisino è scoppiato il caso PalaPentassuglia. Ovvero, nella mente dei presenti, sono parsi assai fuori luogo quegli spazi vuoti sugli spalti nel momento cruciale della stagione, destando indignazione, sconforto e riflessione. C’è chi si è interrogato sulla reale necessità di costruire un nuovo Palazzetto o PalaEventi a dir si voglia, e c’è chi invece ha rinforzato la tesi di costruire al più presto un nuovo impianto per riportare i ragazzini a vivere l’atmosfera di una sfida vista dal vivo, trasmettendo nuova linfa a tutto l’ambiente. Tuttavia non ci si è soffermati abbastanza sulla scena conclusiva del match disputatosi lo scorso Venerdì sera, con tutto il pubblico di casa in piedi ad applaudire i propri beniamini, che sul parquet di gioco avevano gettato “la stampella oltre l’ostacolo” (cit.Bucchi), non riuscendo però a spuntarla sui i più cinici e lucidi rivali. In un paese in cui in generale la cultura sportiva è drammaticamente ai minimi storici, senza citare episodi più o meno recenti accaduti in altri ambiti, il lungo applauso che ha accompagnato la squadra alla fine della propria avventura, è stato un segnale forte e chiaro, di grande sportività e attaccamento alla maglia. Quei famosi 500 posti invenduti hanno purtroppo causato più rumore delle 6000 mani battute all’unisono, simbolo di un degno atto conclusivo ad una stagione vissuta comunque da protagonisti.
Altro episodio da non trascurare, sono state le lacrime e la commozione di coach Piero Bucchi a fine partita, appena giunto in conferenza stampa. Stravolto dalla tensione, attanagliato ancora dall’adrenalina della partita e protagonista in panchina di una vera e propria simbiosi con la sua squadra in campo, l’allenatore bolognese ha rivelato le sue emozioni, sensazioni, e la sua passione con la quale ha affrontato la stagione. Aldilà dei possibili e probabili errori commessi, incomprensioni e insofferenze più o meno velate e svelate, che nell’arco di un’annata possono essere fisiologiche e di certo “umane”, ecco un’altra grande scena vissuta nella serata d’addio alla stagione 2013/14.
Ma tant’è, lo sport è questo, e si deve subito voltare pagina per cercare di imparare dagli errori e ripartire con più determinazione e convinzione di prima, con un occhio al passato e l’altro al futuro, senza perdere di vista il presente. A detta del presidente Fernando Marino, il sodalizio biancoazzurro è già proiettato verso la prossima stagione sportiva, molto importante per dare continuità al progetto di crescita del basket brindisino. Si parla di Europa, con la possibilità di richiedere una wild card per partecipare all’Eurocup, competizione prestigiosa e ricca di squadre blasonate. Non sarà facile e scontata l’ammissione alla coppa europea, ma aldilà dei meriti sportivi, avere un aeroporto e uno sponsor internazionale, possono essere fattori determinanti al fine dell’accettazione alla partecipazione. Proprio in virtù della prospettiva europea, valore importante assumerà il Memorial Pentassuglia, da disputare in date ancora da definire, con squadre il cui biglietto da visita, parla per sè: oltre a Sassari infatti ci saranno i turchi Fenerbache e i greci l’Olympiacos.
Si parla inolte e soprattutto, come era lecito attendersi, di squadra, roster e mercato, tra partenze, rinnovi ed eventuali arrivi, è già impazzato difatti il fanta-basket. Sul fronte rinnovi la situazione è tutta in divenire, con lo staff biancoazzurro che non vorrebbe smantellare nuovamente il team costruito. Di certo le sirene estere e non, per i giocatori saliti agli onori della ribalta in questa stagione, sono ardue da silenziare. Jerome Dyson è infatti praticamente impossibile da trattenere, proiettato ,grazie alle sue cifre totalizzate, a seguire da vicino i movimenti di team importanti, mentre DelRoy James, uno delle migliori rivelazioni dell’intero campionato, ha fatto intendere che dovrà prima parlare con il suo procuratore. Asta in arrivo? Nel tal caso l’Enel molto probabilmente si accosterà, non potendosi permettere dissanguamenti di sorta. Chi invece ha un posto assicurato è Andrea Zerini, sempre più tassello fondamentale nello scacchiere di coach Bucchi, e Massimo Bulleri, che vorrebbe riprendere il cammino con la canotta biancoazzurra dopo quel maledetto 2 Febbraio, giorno del suo grave infortunio, partendo da undicesimo uomo. Infine si attendono news dal fronte Todic, papabile conferma viste le sue ottime prestazione. Di difficile (Campbell e Lewis) ed improbabile (Chiotti, Umeh, Snaer) connotazione, sono gli altri componenti del roster, destinati a cercare altri lidi e destinazioni.
Ed infine, si parla di nuovi arrivi, con alcuni nomi che già circolano nell’ambiente, snocciolando vita e miracoli compiuti in campo e non solo. Il Presidente Marino ha dichiarato come le trattative per due giocatori siano a buon punto, avviate e quasi concluse, scatendando così la ricerca degli identikit giusti: i nomi di Sek Henry e David Cournooh sembrano poter corrispondere alla perfezione. Henry sembrerebbe il sostituto ideale di Campbell, essendo dotato di una notevole stazza fisica da far valere rispetto ai play-guardia avversari. Classe ’87, dotato di passaporto jamaicano e quindi Coutonou, ha disputato la sua ultima stagione in Polonia mettendo a segno 15,7 pt di media e 4 assist in 33 minuti di gioco. Una curiosità da annotare è la sospensione per doping inflittagli, a causa di una sostanza proibita assunta ,a sua insaputa, tramite una bevanda, il chè lo ha costretto ad un periodo di stop forzato. Altro nome molto caldo è quello di Cournooh, talento azzurrino del 1990, in passato già fortemente accostato all’Enel, ed in forza alla Mens Sana Siena, attanagliata, come è ben noto, da gravissimi problemi societari.
Le carte dunque sono già sul tavolo, e non resta altro che scoprirle e svelare i primi nomi. Ma come, dite che è ancora presto? Brindisi è già in crisi di astinenza dal basket giocato, per cui cosa c’è di meglio del basket mercato? Allacciatevi le cinture, si prospetta un’estate torrida…