Domenica alle 18 si disputerà l’ultima partita della regular season, con protagoniste due squadre che non hanno più nulla da chiedere al campionato. L’Acqua Vitasnella Cantù, ormai certa del terzo posto, ospiterà infatti la Granarolo Bologna, che veleggia nella parte bassa della classifica. I brianzoli avranno l’ultimo test ufficiale prima dei play-off e lo utilizzeranno per limare gli ultimi dettagli in vista di un infuocata post season, mentre Bologna è già in vacanza. Domenica ci sarà anche il ritorno di Bruno Arrigoni nella sua Cantù, che verrà omaggiato dalla società per i 21 anni spesi ad altissimo livello in Brianza.
Qui Cantù – L a squadra di Sacripanti vuole mantenere l’imbattibilità interna e nulla lascia presagire che accada il contrario, data sia la forza mentale di Cantù, sia l’arrendevolezza della Virtus. La partita sarà sicuramente l’occasione per far ruotare più i giocatori meno impiegati e vedere se chi potrebbe meritare qualche minuto nei playoff. Interessante in questo senso la crescita di Abass che nelle ultime 9 partita ha viaggiato a 15 minuti di media, mettendo insieme buoni numeri. Il giocatori campione d’Europa U20 ha infatti prodotto 5.8 punti, con il 50% dal campo e 2.1 rimbalzi, di cui 1 offensivo. L’ala è sicuramente una delle più belle sorprese di questo campionato. Da segnalare che a Pietro Aradori mancano 34 punti per arrivare a quota 1000 in maglia biancoblu, anche se difficilmente giocherà così tanto da poterli realizzare tutti domenica.
Qui Bologna – La Virtus, dopo la deludente prova contro Pistoia, va a Cantù provando a capire cosa fare del proprio futuro, per decidere chi confermare e chi no. Mancherà sicuramente Hardy, operato in settimana alla mano per ridurre la frattura, che rimane il giocatore su cui la dirigenza vuole puntare. La guardia ha sicuramente tempo per decidere, anche in funzione di chi sarà l’allenatore, visto che il tira e molla con Valli continua. L’occasione potrebbe essere propizia anche per vedere qualche giovane del ricco vivaio Virtus, visto che le rotazioni tra gli esterni sono piuttosto corte.
La chiave tattica – Difficile parlare di tattica quando in palio non c’è granché anche perché le tante defezioni della Virtus e la voglia di mantenere imbattuto il campo amico faranno la differenza. Il basket di Cantù al Pianella si basa su transizione e controllo del ritmo. L’impressione è che il match servirà più che altro a Sacripenti come amichevole di lusso per mettere a punto la sqaudra in ottica playoff, per la Virtus la sola motivazione sarà chiudere onorevolmente una stagione che non è mai realmente decollata.
Precedenti ed ex – Solo un ex nella sfida, ma dal peso specifico elevatissimo: Bruno Arrigoni è stato una colonna della Pallacanestro Cantù, vice allenatore (con una parentesi da head coach) dal ’93 al ’96 e soprattutto Direttore Sportivo dal ’98 fino alla scorsa estate, nominato due volte (2010 e 2011) miglior Dirigente della Serie A.
Sono 155 i precedenti per quello che rappresenta uno scontro storico del basket italiano. V nere avanti con 89 successi complessivi, ma al Pianella Cantù si è imposta in 49 occasioni contro le 30 di Bologna. All’andata vittoria in trasferta per Ragland e soci, passati alla Unipol Arena per 69-78 con 18 punti di Uter e Jenkins tra i biancoblu e 17 di Hardy per la Virtus.
Palla a due alle 18 agli ordini dei signori Begnis, Bartoli e Rossi.
© BasketItaly.it – Riproduzione riservata