Gli Heat alla fine vincono anche gara-2, ma incominciano a vedersi i primi aggiustamenti di coach Kidd. Il gap rispetto a gara-1 si è ridotto e gli Heat hanno la meglio per 94-82, ma con i Nets che sono rimasti in partita per tre quarti abbondanti. Ancora una volta è Ray Allen a spezzare la partita dalla panchina, con 13 punti tutti nel secondo tempo, di cui 10 nel terzo quarto, quando tiene a galla i suoi e crea i prodomi per la vittoria Heat. Il parziale decisivo è però a firma Wade, che segna 8 punti in fila ad inizio quarto periodo, dopo aver
faticato e non poco dal campo. Come dicevamo però Brooklyn se l’è giocata, ritrovando Paul Pierce, che nonostante l’asfissiante marcatura di Lebron James ha messo a referto 13 punti, come al solito di pregevole fattura. Ma chi ha deluso veramente sono stati Deron Williams (0/9 dal campo) e Kevin Garnett, che offensivamente è stato ancora una volta nullo (2/8 dal campo ma 12 rimbalzi) e solo nel secondo tempo ha trovato il suo primo canestro dell’intera serie. Con il play e il centro titolari non pervenuti, è impossibile pensare di vincere a Miami. Buone notizie invece arrivano dalla panchina, con Teletovic che è risultato il top scorer dei suoi: 20 punti con 6/9 da 3. Il bosniaco ha segnato anche un record di franchigia, risultando il giocatore che ha segnato più triple (5) uscendo dalla panchina in un quarto di gioco (il secondo) in una partita di playoff. La serie ora si sposta al Barclays Center, e tutti i giocatori in maglia nera dovranno portare il loro mattoncino se vogliano dare un senso a questa serie.
Miami Heat: James 22, Battier 3, Bosh 18, Wade 14, Chalmers 11, Andersen 2, Allen 13, Cole 5, Lewis 6. Rimbalzi: Wade 7, Bosh 6. Assist Wade 7, Chalmers 5.
Brooklyn Nets: Johnson 13, Pierce 13, Garnett 4 Livingston 15, Williams, Plumlee 2, Anderson 5, Blatche, Teletovic 20, Thornton 10. Rimbalzi: Garnett 12. Assist: Williams 6.
