E’ arrivata forse a una svolta decisivala lunga e drammatica vicenda della Montepaschi Siena, da mesi impegnata in una lotta serrata per la sopravvivenza, tra impegno sul campo e sgradevoli vicende economiche-giudiziarie fuori.
E’ di questa mattina l’avvenuto arresto in misura cautelare di Ferdinando Minucci, ex GM della società di Viale Sclavo nominato nuovo presidente della Lega Basket, e del segretario generale Olga Finetti, da parte della Guardia di Finanza all’interno dell’operazione “Time Out”, che da tempo sta facendo luce su presunti illeciti economici perpetrati dalla dirigenza senese, facendo avanzare l’accusa di associazione a delinquere, frode fiscale e in ultimo bancarotta fraudolenta. Sconcerto e preoccupazione in casa Mens Sana per una notizia che getta nel panico e nello sconforto più totale il mondo mensanino e i suoi tifosi; a poche ore dall’arresto di Minucci, portato ora agli arresti domiciliari, la G.d.F ha convocato una conferenza stampa dove ha proiettato alcune slides riassuntive della documentazione prodotta, e emanato un durissimo comunicato, che delinea un quadro ancora più preoccupante riguardo a ciò che emerge dalle indagini finora condotte.
La G.d.F spiega come si siano disposti i sequestri preventivi di un totale di 14 milioni di euro, ripartiti in 9,835,479 per Ferdinando Minucci e 4,045,933 per Olga Finetti. Le attività di polizia giudiziaria hanno delineato dal 2006 ad oggi “ruoli e compiti dell’intero sodalizio criminale che aveva nel presidente Minucci il suo ideatore e regista”. Il comunicato va nel dettaglio spiegando come “la disinvolta gestione economica della società sportiva, di assoluto rilievo nel panorama nazionale e internazionale, ha consentito alla dirigenza di raggiungere finalità diverse: elevare lo spessore della squadra ingaggiando atleti di fama internazionale pagati anche in nero su conti esteri (consentendogli a loro volta di sottrarsi alla totale tassazione italiana) e quindi maggior competitività sportiva; alterare i risultati dei bilanci in modo da iscriversi regolarmente ai vari campionati; produrre provviste di denaro contante per spese fuori bilancio e anche per l’arricchimento personale esentasse”. E ancora si spiega il funzionamento dell’evasione fiscale, costruito su una fitta rete di rapporti con società esterne:“il meccanismo di frode attuato prevedeva l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti da parte della Mens Sana Basket emesse da società appositamente create e dislocate in differenti realtà territoriali ma sostanzialmente collegate dalla comune finalità. Si instaurano così rapporti di prestazioni di servizi tra la Mens Sana Basket e la Essedue Promotion di Stefano Sammarini (…) a sua volta la società riminese aveva stipulato contratti speculari a quelli fatti con la Mens Sana con terze società compiacenti riconducibili a Galluzzi Alberto (Columbus Value e poi Cs2 S.r.l)”. Secondo la guardia di finanza, attraverso un reciproco sistema di fatturazione e riciclaggio tra le società, la società di Galluzzi prelevava quasi l’82% del denaro, che formava il grosso della provvista occulta: da qui la somma tornava alla Essedue Promotion, e poi alla dirigenza Mens Sana, che ripartiva il denaro tra tutte le componenti. Si crede inoltre che personalmente, Minucci abbia percepito in nero circa 2 milioni di euro, aggiunti al suo normale stipendio e benefit vari.
Il comunicato spiega poi il pagamento in nero degli atleti: “per quanto riguarda il pagamento al nero degli atleti, è stato appurato che ai cestisti siano stati accreditati, oltre al compenso dichiarato nei contratti depositati in lega, una serie di altri emolumenti ottenuti sotto forma di ‘diritti di immagine’ e/o altre prestazioni certificate da società estere. Queste erano appositamente costituite dallo stesso cestista, o dal suo procuratore. In alternativa si avvaleva di un’azienda nazionale compiacente, a cui il cestista fittiziamente cedeva tali diritti. Al pagamento in nero ai cestisti sui conti esteri provvedeva la Essedue Promotion”. L’evasione sui giocatori senesi viene quantificata in circa 16 milioni di euro e 17 atleti sono stati già denunciati per il reato di omessa dichiarazione fiscale. In conclusione il comunicato dichiara “che le indagini hanno dimostrato come l’associazione a delinquere interessata dall’Operazione Time Out abbia messo in atto un disegno criminale ben preciso cercando di utilizzare le ingenti sponsorizzazioni ottenute dal Gruppo Monte dei Paschi, si parla di circa 100 milioni di euro in 7 anni (2006-2013) per una gestione del tutto personale della società Mens Sana, il tutto in danno di una realtà sportiva e di una tradizione che ha reso grande la Città di Siena”
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