Euroleague – Il Real Madrid a Milano per cancellare Londra
Dopo aver analizzato CSKA Mosca e Maccabi ecco ora il turno del Real Madrid, il quale nella seconda semifinale affronterà nel derby spagnolo il Barcelona.
CAMMINO STAGIONALE: Sorteggiata nel Girone B tra le altre con l’EA7 Milano, la compagine guidata da Pablo Laso ha messo fin da subito le cose in chiaro con un ruolino di marcia immacolato e una differenza canestri record di +237. Successivamente nelle Top16 è stata inserita nel Gruppo F realizzando uno score di 11 vittorie e 3 sconfitte con conseguente secondo posto e accoppiamento nei playoff contro i bicampioni uscenti dell’Olympiakos. Proprio tale abbinamento ha avuto un sapore particolare per il Real, in quanto contrapposta proprio alla franchigia che 12 mesi fa l’aveva privata del sogno dell’alloro massimo alla O2 Arena di Londra. Ci sono volute cinque entusiasmanti gare, ma alla fine è stato il fattore campo ad essere decisivo e a garantire la seconda Final Four consecutiva.
IL PERSONAGGIO: Tra le tante stelle che compongono il roster madrileno quella più splendente è Rudy Fernandez. Un passato NBA nelle fila di Blazers e Nuggets, il talento da Maiorca ha deciso di ritornare nel vecchio continente perché poco propenso a svolgere il ruolo di spalla ai franchige players. Schierabile indistintamente da due e da tre, può essere letale sia nel pitturato – grazie ad un atletismo fuori dal comune – che da oltre la linea dei tre punti. In stagione vanta una media di 13,2 punti (54% da due e 35% da tre), 4,2 rimbalzi, 3,3 assist, 1,5 rubate il tutto per un indice di efficienza di 17,1 (il terzo della competizione dietro Langford e Delaney), schizzato a 21,6 durante i playoff.
PUNTI DI FORZA: Il Real Madrid poggia le proprie fondamenta sull’asse della nazionale delle meraviglie spagnola. Esclusi i migranti NBA e Juan Carlos Navarro tutti i migliori talenti iberici militano tra i blancos. A questi va aggiunta una nutrita schiera di americani (Draper, Darden, Carroll, Slaughter) e il talento genio e sregolatezza di Bourousis. Completa sia sotto le plance che lungo il perimetro, la squadra di Laso è votata a un basket offensivo con una media di più di 85 punti, frutto del 54% da due e quasi del 40% da dietro l’arco; importanti anche i quasi 18 assist ad incontro smazzati.
PRONOSTICO FINAL FOUR: Il Real sembra partire favorito nella sfida fratricida con i blaugrana. Una volta raggiunta la finale poi, la voglia di rivalsa e la fame di vittorie potrebbero essere i fattori decisivi per la conquista di un titolo che manca oramai da più di 20 anni.
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