Estremamente deluso e sconsolato Zare Markovski che sperava di finire il campionato di fronte ai propri tifosi in un altro modo e che invece digerisce l’ennesimo boccone amaro di una stagione a dir poco deludente. “Mi scuso con il pubblico presente per la prestazione che abbiamo fatto vedere. Nel secondo tempo abbiamo concesso a Roma 16 attacchi in più, sono aumentate le nostre palle perse e i loro rimbalzi in attacco causa la nostra poca reattività, eravamo completamente e fisicamente svuotati magari per la partita giocata 4 giorni fa ma quando sei così vicino alla vittoria non ci sono le scusanti. Abbiamo salutato nel modo peggiore il nostro pubblico che a dir poco è stato buono, positivo e sempre a sostegno della squadra. Sinceramente abbiamo poco da dire, abbiamo deluso. I perché e i come sono altri discorsi ma certamente non è successo solo nella partita di oggi ma un susseguire di cose che ci ha svuotato. Quello che è successo oggi dopo il primo tempo è successo anche durante la stagione durante il girone d’andata perciò evidentemente il dna è quello. Oggi abbiamo assistito nei 40 minuti in piccolo su quello che abbiamo visto su tutta un’intera stagione. Con il girone d’andata a essere fotocopia del primo tempo nel piccolo di oggi e il girone di ritorno uguale al secondo tempo di oggi, poco da dire. ”
Una Reyer che per l’ennesima volta crolla nei finali punto a punto, ennesima dimostrazione di problemi nella costruzione del gioco. “ Purtroppo ci sono stati i soliti problemi strutturali, la prima volta che ho espresso quelle parole era appena iniziato il girone di ritorno e ci siamo fermati a aggiustare la squadra ma, ripeto quello che ho detto prima: oggi abbiamo visto in 40 minuti che si è visto un intero campionato, non per caso. È successo quello per problemi strutturali e a lungo andare si son visti sempre di più “
Un finale di partita che lascia Zare Markovski, in riferimento agli ultimi minuti di gioco, molto deluso. “ Il finale di oggi è stato a dir poco brutto. Ripeto, non fraintendetemi ma salutare il pubblico che per tutto l’anno è stato positivo e ha incoraggiato la squadra solo con la positività e l’ha spinta, stasera l’abbiamo fatto nel peggiore dei modi. Io in persona mi scuso con il pubblico. Io cerco sempre di tirare su con la positività la mia squadra ma alla fine mi devo arrendere e se fino ad oggi non l’ho fatto vedere, non mi rimane altro che scusarmi. ”
Il coach macedone, in riferimento all’episodio gravoso di Smith che ha reagito in malo modo nei confronti della curva, non si esprime. “ Io parlo solo di pallacanestro, per episodi personali posso solo prendermi responsabilità per altro. ”
Di tutt’altro umore coach Luca Dalmonte che dopo 4 sconfitte consecutive, torna a sorridere “ Non guardo nemmeno le statistiche perché la partita va oltre un numero, oltre la statistica. Perché quello che non siamo riusciti a fare nei primi 7-8′ l’abbiamo fatto nel 3°e 4° quarto; va aldilà di ogni numero, di un tiro, un rimbalzo o di un blocco perché alla fine mantenendo le stesse regole partita abbiamo ribaltato l’applicazione alla fine della gara, quando c’era da prendere un rimbalzo eravamo in cinque a lottare, a differenza di quanto successo nei primi 20’ in cui Venezia aveva catturato 9 rimbalzi in attacco. Questo dato, unito a una percentuale altissima al tiro, aveva dato vita a una differenza di una decina di possessi. Negli ultimi due quarti la squadra ha avuto una reazione importante e di altissima qualità emotiva, nessuno ha guardato al numero di tiri ma tutti hanno messo a disposizione quel quid in più che serviva a ribaltare un inizio sciagurato, giusto termine per fotografare il nostro inizio. Abbiamo avuto una grande forza, con motivazioni diverse dalla Reyer che comunque ha dato prova nei primi 20’ del talento che ha in ogni ruolo. Abbiamo ribaltato questa situazione, devo ringraziare tutti i giocatori e far loro i complimenti, non cito nome e cognome, sarei ingeneroso.”
Continua la sua conferenza stampa-fiume il coach romano “ Oggi abbiamo riproposto la nostra squadra, lo dico per onesta della verità, lasciandoci alle spalle un mese e mezzo di infortuni e di intralci settimanali che ci hanno notevolmente condizionato a livello di equilibri. Con questi ultimi due quarti abbiamo riscattato, a livello emotivo e di impatto non solo i primi 20’ ma anche quello che avevamo dilapidato nell’ultimo turno casalingo contro Pistoia. Ora viviamo una situazione molto semplice, che mi tengo molto stretta, aldilà di questo ultimo mese non positivo di risultati e condizionato notevolmente, abbiamo un 6° posto che ci giocheremo con le nostre mani in casa con Varese e un 7° assicurato con l’accesso ai play-off. Abbiamo 4 giorni per preparare la gara di domenica e prendere quello che ci spetta, aldilà di quanto successo nell’ultimo mese perché se lo togliessi e farei riferimento con onesta e verità, se facessi la conta delle partite che abbiamo giocato tutte insieme, avremmo una classifica particolare. Ma non torno indietro, non recrimino niente e non faccio ragionamenti coi se e coi ma. Ora prepariamoci solo alla prossima gara con Varese ».
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