fbpx
Home Serie A Varese, si presenta Vertemati: “Non potevo dire no a questa occasione”.
Varese, si presenta Vertemati: “Non potevo dire no a questa occasione”.

Varese, si presenta Vertemati: “Non potevo dire no a questa occasione”.

0

La Pallacanestro Varese ha finalmente il suo nuovo allenatore, dopo voci che volevano il tanto osannato Meo Sacchetti alla guida della squadra lombarda dopo il suo passato a tinte biancorosse ha vinto la panchina biancorossa il coach Adriano Vertemati, Adriano è alla sua prima esperienza da head coach in Serie A, dopo aver ricoperto questo ruolo in A2. Ha una grande esperienza maturata tra i settori giovanili della Forti e Liberi Monza e Treviso, gli anni da head coach a Treviglio in A2 ed il Bayern Monaco, dove è stato viceallenatore di Andrea Trinchieri. Lo scorso anno, inoltre, è stato anche coach della Nazionale italiana Under 20.
Inoltre il coach nativo di Milano ha accettato la proposta di Varese anche per accrescere il settore giovanile varesino e la Varese Academy dove gioca anche il figlio di Luisito Scola.

Conferenza Stampa:
Parte il solito Andrea Conti pronto a rompere il ghiaccio come sempre:
“Sono molto felice di presentare Adriano. Adriano ha tutte le abilità per iniziare un percorso per poi trasmettere un un senso di appartenenza ed etica al lavoro. Inoltre sono molto soddisfatto per il progetto che c’è con Adriano per la crescita dei giovani del settore giovanile. Lascio la parola Adriano. ”
Parte allora il neo coach della Openjobemtis Adriano Vertemati:

“Non ho molto da dire, è una grande emozione essere qui per me, soprattutto per l’opportunità che mi è stata data. Ringrazio Toto e Andrea per l’occasione Io sono nato a Milano e sono cresciuto col mito delle grandi società Lombarde, da piccolo vedevo Varese, Milano, Cantù dominare in Italia, altro motivo per cui sono molto orgoglioso di essere qui oggi. Sono abituato di solito ad arrivare in una squadra e a starci per molti anni come ho fatto a Treviglio e così pensavo di fare anche a Monaco Ma una volta arrivata la chiamata di Varese non potevo dire di no. ”

Da qui partono le domande dei giornalisti:

“Sa che è il terzo più giovane allenatore della pallacanestro Varese?”
“Sinceramente non lo sapevo. Una volta allenare a 40 anni si era vecchi, oggi invece allenare a 40 anni vuol dire essere un allenatore giovane”
“Cosa significa allenare i giovani per te?”
“Un allenatore deve sempre stare in palestra e stare in contatto con i ragazzi. A Treviso ho creato tanti giovani che sono arrivati poi a giocare a in Serie A. Giocatori Senior o Junior non c’è alcuna differenza si devono guadagnare la fiducia del coach tutti quanti”
“Come vedi il gruppo di italiani della OJM?”
“I giocatori godono del mio prezzamento vedo un gruppo idoneo idoneo per lavorare. Ha fatto un grande lavoro la società con lungimiranza di firmare giocatori per più anni che si sono dimostrati un fattore per la squadra.”
“Come giocherà la OJM 21/22?”
“Per poter parlare di come giocherà la squadra nella prossima stagione bisogna prima avere tutte le caselle riempite. Ad oggi posso dirti che la mia idea di gioco è mettere insieme ai giocatori e farli lavorare come una squadra al meglio”.
“Come commenti i tuoi 9 anni a Treviglio, in un basket dove oggi non esiste tutta questa continuità?”
“Non ho un piano in testa non utile società in cui lavoro per arrivare a qualcosa di superiore. A Treviglio sapevo di poter lavorare con persone serie L’importante nell’arco di una stagione e condividere le scelte insieme alla società dalla prima all’ultima, sia errori che non. ”
” Come commenti il tuo anno in Germania?C’è qualcosa che hai visto in Germania da riproporre qui? “
“La stagione appena passata in Germania è stata un’esperienza formativa grandissima la lega tedesca a un’ottima organizzazione Per quanto riguarda il campionato e Coppe. La hanno anche il vantaggio di avere palazzetti quasi tutti nuovi. In Italia Non siamo da buttar via penso che l’organizzazione del campionato italiano sia fatta molto bene. A livello arbitrale è decisamente avanti l’Italia.

“Hai già parlato con Scola e del suo futuro?”
Ho parlato con Luis e non ha ancora deciso in merito se proseguire oppure no la sua carriera ancora un anno ma una cosa è certa non sarò di certo io oppormi se non vuole più giocare. ”

“Cosa ti porti dietro dalla Germania?”

“Non lo so perché finché non metto in pratica ciò che ho potuto vedere non so cosa effettivamente ho tratto da questa esperienza, sono certo di avere il arricchito il mio bagaglio ma aspetto il ritorno in campo per esserne certo. Quest’anno abbiamo giocato 90 partite, non essendo abituato mi sembravano passate 5 stagioni”.