Il commento a caldo nel post partita di Gara 5 del tecnico biancoblu: “Il basket è uno sport fantastico e crudele, perchè le partite non sono mai chiuse ma si possono decidere e cambiare in attimi. Sono straorgoglioso di quello che i miei ragazzi hanno fatto dal primo giorno di ritiro a luglio; io sono abituato, perché la mia vita è sempre stata così, vivo costantemente di situazioni stupende, improvvise e cocenti delusioni. Mi dispiace per i ragazzi perché ci tenevano: hanno dimostrato e meritavano di giocare la semifinale, come lo meritava Venezia come avevo detto alla fine di Gara4. È stata una sfida durissima. La mia sofferenza deriva più da questo che dall’aver perso di uno o due punti. Abbiamo giocato benissimo, una pallacanestro pazzesca tutto l’anno, la miglior pallacanestro che si è vista in questo campionato con grande condivisione e spirito di squadra. È un’opinione la mia, non è arroganza ma penso che questi ragazzi meritino di veder riconosciuti i meriti: questa squadra ha fatto vedere un livello di conoscenza e sapienza di gioco altissimi. Si sono sacrificati l’uno per l’altro, una cosa di cui sono fiero di loro è che i gruppi, le squadre, il cosiddetto spogliatoio si crea accettando le debolezze e i difetti dei compagni di squadra e questi ragazzi sono stati speciali perché, insieme al mio staff, hanno sempre avuto grande disponibilità e accettazione di ciò che facevano i compagni o il sottoscritto o gli assistenti. La dimostrazione di quello che dico è la cosa più bella. Non vedo l’ora di rivedere questi ragazzi, voglio bene a loro e al mio staff, veramente. Ho cambiato il modo di giocare a pallacanestro perché quando avevo vent’anni dicevano che il playmaker non dovevano fare canestro e adesso anche gli allenatori dopo le partite ringraziano i giocatori e dicono che gli vogliono bene. Ma io voglio veramente bene ai miei giocatori, li metto davanti a tutto e addirittura la mia fidanzata è gelosa.
Mi dispiace, noi abbiamo oltre un milione di sardi che ci hanno spinto in questi tre anni e vorrei ringraziarli, l’altro giorno ho letto un modo di dire in sardo che mi ha colpito e penso riassuma tutto: Familia bona, dono de su chelu”.
Sassari, 20 maggio 2021
Ufficio Comunicazione
Dinamo Banco di Sardegna