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I cugini Diener abbattono Roma: il CountDown di Dinamo – Virtus

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In una gara giocata a ritmo elevato, il quintetto rasoterra dela Dinamo ha fatto la differenza, chiudendo prima un gap di 12 punti e dilagando poi nel terzo quarto; riviviamo le emozioni di SASSARI ROMA in CountDown


10: Come il voto al Settore D del PalaSerradimigni
; per dare il benvenuto alla squadra della capitale ha scelto il modo migliore, quello di realizzare una coreografia che rappresentasse la bandiera della propria regione; 4 mori grandi quanto un settore intero dell’impianto ed una marea di applausi per l’iniziativa. DA ELOGIARE

 

9: Come il voto per ManDrake Diener; inizia a giri bassi e difatti il motore della squadra fatica, un paio di perse con dei passaggi di non facile lettura dei compagni e un po’ di lividi da mettere in mostra senza fischi, poi, sarà la sostituzione dell’iniettore con l’ingresso del cugino sul parquet, sarà il calore del PalaSerradimigni, il vincitore del three point contest non si è più fermato e ha iniziato a far correre la Dinamo a più non posso; 2 soli errori dal campo, 9 rimbalzi, 3 assist, 1 stoppata, 2 recuperi per un totale di 39 come valutazione. PAUROSO

8: Come il voto per Simon Swezczyk; il giocatore più odiato dagli speaker della LegaA, fa pentole, coperchi e risponde anche al centralino di Mondial Casa; grande prova la sua, perché è riuscito ad adattarsi ad ogni tipo di gioco che gli avversari hanno messo in campo, sia con il quintetto piccolo, sia con quello un po’ più fisico; è mancato forse in difesa lontano da canestro, ma la condizione in netta crescita, in vista dei play off, compenserà anche quello. Ottima anche l’intesa con il nuovo arrivato. SOLIDO

7: Come i rimbalzi di Eze; chiamato in causa sul parquet a dare muscoli ad un quintetto rasoterra, il campione d’Italia ha dimostrato la sua crescita; migliora sempre di più il gioco in pick and roll e fa sentire la sua voce nel pitturato, sia in difesa che in attacco (4 i rimbalzi offensivi); il tiro dalla media non è il suo pezzo forte e l’eco dello sdeng si è sentito più volte, ma l’assenza di Gordon è stata più che compensata. MARMOREO

6: Come i rimbalzi di Kanacevic; il nuovo arrivato alla corte di Dalmonte, si presenta al PalaSerradimigni con più ore di sonno arretrato che di allenamenti sul parquet, ma ha fatto sfregare le mani ai tifosi della Virtus, 14 punti, 3 schiacciate, una mano educata dalla lunga distanza e tanta intelligenza cestistica messa al servizio della squadra. E’ un acquisto in prospettiva, sia nel breve che nel lungo periodo, che se conferemerà questo tipo di buongiorno, permetterà a Roma di togliersi delle belle soddisfazioni, ma tempo al tempo. OTTIMO ESORDIO

5: Come gli assist di Marques Green; dire che fa al meglio il suo lavoro è poco, quando non riesce a far girare al meglio da solo la squadra, nel quintetto basso schierato da Sacchetti, si tramuta in un mastino difensivo, attaccato agli avversari meglio di una medusa; concretizza 3 recuperi, ma anche una tripla importantissima nel momento più grigio della Dinamo, collaborando in maniera importante alla svolta sul -12; è talmente importante per Sacchetti che lo lascia in campo per 37 minuti. UOMO DI FIDUCIA

4: Come le palle perse di Mayo; nonostante metta a referto anche 5 assist, l’ex Sutor in campo ieri è un ricordo flebile per molti; non incide sulla gara, soprattutto nella seconda metà, quando si spegne la lampadina alla Virtus e servirebbe proprio in regia una scossa importante; si vince e si perde di squadra dirà Dalmonte in sala stampa a fine gara, ma un 1 di valutazione in 33 minuti di gioco con due soli canestri dal campo, sono davvero pochini per chi ha in mano le redini della Virtus, soprattutto in questo periodo ricco di cerotti e povero di soddisfazioni. DA ATTENDERE

3: Come i liberi messi a referto da Brian Sacchetti; 100% che prosegue immacolato con un 27/27 totale dalla lunetta in campionato; tutto qua l’apporto del n°14? NO! Il figlio del coach risulta l’arma vincente nelle rotazioni, quando da ala forte inizia a difendere come un ossesso per tutto il campo e attacca il canestro nei momenti giusti, riparte in quintetto all’inizio del terzo quarto e praticamente non abbandona mai il parquet una volta entrato, mettendo a referto come al solito una bomba di cortesia. CONCRETO

2: Come i canestri dal campo di Hosley; doveva essere la sua partita, sia perché era l’ex di turno, sia perché poteva dimostrare di reggere ogni cambio difensivo; il pubblico del PalaSerradimigni lo applaude alla presentazione, lui ringrazia e si mette la canotta della Dinamo. Battute a parte ieri Terminator2, è stato davvero più deleterio che utile, 7 perse figlie della sua voglia spasmodica di far bene, che lo hanno portato a spegnere la luce. Lo 0\7 dalla lunga distanza dice molto di quanto ieri non fosse in giornata e la mancanza di cambi nelle rotazioni, ha fatto si che restasse in campo per 34 minuti incidendo purtroppo per lui e dell’Acea solo nel male. La schiacciata sbagliata in contropiede è l’emblema di una gara che non lo ha visto in campo per il suo vero potenziale. EMOZIONATO

1: Come numero 1; parliamo di Travis 12 non è solo il mio numero di maglia Diener; parte dalla panchina e appena entra in campo piovono punti nelle casse Dinamo, alla fine per lui doppia doppia con 10 punti e 12 assist, la settimana di riposo causa ASG ha fatto benissimo agli occhi dell’azzurro che fa svoltare la gara, un dato su tutti: +\- 23. Insomma, l’idea che il suo compagno di nazionale Cinciarini gli stia davanti nella classifica degli assist della LegaA, lo ha irritato e non ha perso occasione per far sentire l’alito sul collo del giocatore di Reggio Emilia. Uno scatto su tutti è quel 5 scambiato con il cugino nel secondo quarto, è stato l’inizio della fine per Roma. MORTIFERO

0: Come le partite giocate questa Domenica; giornata ricca di pranzi familiari e uova da aprire, perciò dalla redazione di BasketItaly.it ci sono solo due parole da dire al riguardo:
BUONA PASQUA.

L’album fotografico di Sassari vs Roma sulla nostra pagina facebook

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