Con una prestazione monstre – alla faccia di chi lo voleva fuori dalla lotta per l’MVP a causa del suo recente infortunio – Joel Embiid conferma di essere il lungo puro piu’ forte dell’NBA e, con 39 punti e 13 rimbalzi, porta i suoi Sixers al primo posto nella Eastern Conference in una sfida serratissima con l’altra grande favorita, i Brooklyn Nets.
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Sfida che vive delle folate di Philadelphia e dei tentativi di rimanere aggrappati di Brooklyn, che mette la testa davanti solo una volta – nel primo quarto, di un punto. Per il resto la squadra di Doc Rivers non molla un centimetro di parquet, con lo stesso Embiid e Harris concentratissimi (17 punti per l’ex Clipper nella prima meta’). I Nets pero’ rimangono li’ appiccicati, pronti a colpire come un serpente a sonagli, alla prima esitazione dei Sixers. Irving formato MVP ne ha gia’ messi 23 all’intervallo, il tabellone dice 65-58 Phila, ancora troppo presto per parlare.
Effettivamente e’ nell’ultima frazione che la squadra di Nash inizia a far paura, con un Irving ancora indemoniato (37 alla fine per lui con 9 assist) e l’aggancio a meno tre sul 115-118, anche se non basterà alla fine, con i Sixers che fanno il break di 5-2 e la chiudono 123-117.
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“I playoff saranno tutta un’altra storia. Saranno sicuramente pronti per noi, ma anche noi saremo pronti per loro” dice coach Rivers al termine. “Sarebbe ottimo conquistare il n.1 ad Est” dichiara invece Steve Nash “ma non al prezzo di perdere altri giocatori per infortunio. Dobbiamo stare molto attenti al load management e dosarci bene per arrivare pronti e sani ai playoff.”
I Nets, ancora privi di Durant, Harden, Aldridge, Griffin oltre al lungodegente Dinwiddie, scivolano ora secondi nella Eastern Conference, ad una partita proprio da Philadelphia. Sixers che ne ottengono 26 da Tobias Harris e 17+9 da Simmons, oltre a tirare col 46% da tre (contro il 19% dei Nets).
Non e’ ancora finita nella Eastern Conference. Non e’ ancora finita.