Ecco le parole dell’assistente allenatore Gandini dopo la sconfitta in casa impartita dai trentini di coach Molin:
“E’ stata una partita fisica e giocata tanto nelle situazioni sporche. Non siamo stati bravi ad eseguire in attacco con fluidità e nemmeno in difesa a tenere gli uno contro uno, quindi avevamo sempre la difesa in movimento e questo ci ha fatto pagare dazio nei rimbalzi in attacco (ne abbiamo presi 14). E’ una partita che sicuramente ci ha detto che possiamo competere, però dobbiamo pulire dagli errori il nostro gioco perché concedere così tanti punti in area e così tanti punti in attacco, in questo momento della stagione in cui le partite si fanno combattute, è cosa che toglie sicurezza e fluidità all’attacco e mette in situazioni difficili perché la pressione sale. E’ una partita che sapevamo sarebbe stata combattuta, ora dobbiamo rimboccarci le maniche e guardare alle prossime con la stessa energia e la stessa fiducia di prima”.
Quanto hanno pesato alcuni errori individuali apparsi clamorosi?
“Gli errori sono individuali ma riguardano comunque la squadra: è la squadra che alla fine vince o perde, che è solida o meno”.
La squadra ha sentito troppo la partita?
“Non credo: siamo arrivati ad un possesso dal vincerla. E’ ovvio che, quando si perde di uno, il mondo sembra un po’ ribaltato. La partita l’abbiamo giocata fisicamente, con intensità e una certa forza mentale e fisica”.
Lo stato d’animo dopo una partita persa a tre secondi dalla fine?
“Bisogna essere arrabbiati, tramutare la rabbia in energia per giocare la prossima partita. Abbiamo bisogno di punti e quindi non c’è molto tempo per pensare a quello che è successo ma pensare già a quello che succederà fra tre giorni”.