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Grazie a super Stephen Curry, i Golden State Warriors superano gli Houston Rockets per 125-109.
La franchigia californiana torna al successo dopo la sconfitta nel turno precedente contro i Washington Wizards.
Golden State la vince grazie a Stephen Curry, 38 punti a segno di cui 23 nel solo terzo quarto, con Houston che subisce la furia del n°30 dei Warriors alla sua sesta gara in fila dal almeno 30 punti – la prima striscia del genere in carriera e il primo a riuscirci in maglia Warriors dal 1974 e dai tempi di Rick Barry.
Una gara perfetta per Golden State che con 25-29 di record si tiene stretto il decimo posto virtuale a Ovest – ultimo disponibile per provare ad accedere ai playoff – con l’unica nota stonata legata all’infortunio al ginocchio di James Wiseman che gli Warriors sperano non sia nulla di grave e di serio.
Oltre alla prova di Curry (38 con 8 rimbalzi, 5 assist e un letale 8/15 dalla lunga distanza), ci sono i 25 di Andrew Wiggins e i 21 dalla panchina di Jordan Poole. Ancora non schierato Niccolò Mannion, rimasto a guardare i compagni dalla panchina.
Per Houston non bastano i 30 punti con 11/19 al tiro, 5/7 dall’arco e 7 assist a referto di John Wall, 19 in uscita dalla panchina di DJ Augustin, 18 e 11 rimbalzi di Kelly Olynyk, 18 anche per Christian Wood. Settimo ko nelle ultime sette gare per i texani al triste record di 14-39.