A poco meno di un anno dalla sfida di Gara 6 nella serie dei quarti di finale dei playoff, l’Acea Virtus Roma torna al PalaBigi per affrontare la Grissin Bon Reggio Emilia nella 26° giornata di Serie A Beko.
I reggiani, che hanno perso 96-94 nell’ultimo turno a Cremona, in classifica seguono la Virtus a 6 punti di distanza e sono in piena lotta per i playoff, oltre ad essere qualificati per le Final Four di Eurochallenge.
La Virtus, che all’andata aveva vinto 72-67 contro una Grissin Bon priva di White, a Reggio cerca punti importanti per proseguire il proprio cammino verso la post-season.
Proprio coach Dalmonte ha presentato la partita di domani: «Il fattore campo del PalaBigi è un elemento importante e di qualità, dentro le mura amiche la Grissin Bon riesce ad esprimere una pallacanestro più aggressiva e redditizia.
Reggio è una squadra che riesce a mettere pressione a livello difensivo e attraverso questa pressione riesce a correre il campo, producendo molto in contropiede. E’ una squadra guidata da un playmaker, Cinciarini, che credo sia il migliore del campionato per l’impatto che ha sia a livello personale che all’interno della squadra. È un giocatore in grado di finire, di creare, sa dare ritmo, tempo e coinvolgimento ad una formazione con tante opzioni offensive di talento come Kaukenas, Bell e White, giocatori che si incastrano perfettamente con le loro diverse caratteristiche. Tra i lunghi Antonutti e Silins aprono il campo con la loro pericolosità nel tiro da tre, Brunner ha una doppia dimensione e Cervi ha fatto dei miglioramenti importanti, diventando un fattore dentro l’area.
Mancherà Gigli, ma il valore dell’organico a loro disposizione deve obbligarci ad attaccare di squadra, a giocare con attenzione dal punto di vista offensivo per controllare il numero dei possessi e ad avere una buona selezione di tiri. Se il nostro attacco sarà fuori equilibrio presteremo il fianco al contropiede avversario. Dovremo difendere con grandissima attenzione di squadra ogni pick and roll di Cinciarini, per non creare dei vantaggi agli esterni o ai lunghi. Tutti i loro esterni sono giocatori di 1 contro 1, quindi l’organizzazione offensiva e la tenuta dell’1 contro 1 dal punto di vista difensivo saranno le due chiavi della partita».