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Fiducia, difesa, solidità: le chiavi del successo della Reyer Venezia su Milano

Fiducia, difesa, solidità: le chiavi del successo della Reyer Venezia su Milano

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Grazie a ritrovate fiducia, difesa e solidità, l’Umana Reyer Venezia si gode la vittoria di domenica arrivata sulla capolista della LBA, l’A|X Armani Exchange Milano, per 69-63 che rilancia la squadra orogranata verso i Playoff mettendo 10 punti di distacco fra se e il nono posto.

Una o due vittorie porteranno i veneziani alla post-season matematicamente nelle prossime sei giornate di Regular Season, cominciando già dal prossimo match di sabato 3 Aprile in casa della Dolomiti Energia Trentino (ore 16:30, su Eurosport Player). E, dopo  mille problematiche vissute tra Covid19, infortuni e quant’altro, non è affatto così scontato come si pensava…

Dopo i passaggi a vuoto avvenuti nelle precedenti uscite contro Sassari e Virtus Bologna, la Reyer Venezia si sta ritrovando sempre più coesa grazie all’intensità difensiva, e questa è stata la chiave della vittoria sull’Olimpia Milano e in precedenza sull’Allianz Pallacanestro Trieste.

Come analizzato dal sito ufficiale della Reyer, la partita contro l’Olimpia è stata vissuta con intensità da playoff in cui le due difese migliori del campionato non hanno assolutamente tradito le attese trasformando a tratti la sfida in una partita a scacchi.

Certamente il coach di Milano Ettore Messina ha operato scelte tecniche in funzione della EuroLeague dove questa settimana l’Olimpia avrà il doppio impegno (trasferte a Belgrado contro la Stella Rossa e ad Atene contro il Panathinaikos) lasciando per la gara del PalaTaliercio a riposo giocatori come Luigi Datome, Sergio Rodriguez e Kyle Hines, oltre all’infortunato Malcolm Delaney. Ma è anche vero che Venezia non aveva un giocatore chiave come Michael Bramos che prosegue il suo recupero dal problema di fascite plantare. Le occasioni quindi vanno colte al volo, e Milano non si è assolutamente risparmiata, come analizzato dal presidente orogranata Federico Casarin sull’edizione odierna de La Nuova Venezia.

“Abbiamo ben presente i giocatori che Milano non ha schierato, però guardando la nostra partita rimane la soddisfazione di una prova molto, molto solida in difesa fino alla sirena finale. In attacco non siamo partiti estremamente sciolti, ma siamo rimasti a contatto di Milano al termine del primo quarto. E’ stata una gara estremamente equilibrata, con scarti minimi da una parte e dall’altra, tanto che il +8 sul 69-61 è stato il distacco più ampio, maturato nell’ultimo minuto di gioco. Tutti hanno avuto un impatto sul piano fisico notevole, altrimenti non tieni il passo con Milano nemmeno se non ci sono Rodriguez, Datome e Hines. I sei stranieri che hanno giocato al Taliercio disputano tutti l’Eurolega, Moraschini, Biligha e Brooks giocano in Nazionale, Cinciarini è stato azzurro per tanti anni”.

Venezia ha saputo impattare notevolmente contro Milano grazie a un solido Gasper Vidmar, presenza importante a rimbalzo per mantenere un copertura di equilibrio quanto sotto-canestro per i compagni e per sostenere il tonnellaggio degli avversari, che seppur non avevano un elemento come Kyle Hines a referto, sono pur sempre squadra da EuroLeague contro cui è sempre difficile reggere la loro forza d’urto. Julyan Stone, come detto da Federico Casarin, “non avrà disputato la sua miglior partita dell’anno, ma è stato prezioso in 2′-3′ per reggere l’Olimpia in difesa”.

Come non menzionare Wes Clark e Luca Campogrande, che hanno saputo dare il loro mattoncino e hanno dato il loro contributo a un successo che può essere quello chiave della stagione. Perchè i giocatori della Reyer si sono fatti trovare pronti tenendo sempre alta l’intensità e quindi la difesa, Davide Casarin e Valerio Mazzola inclusi. Motivazione e decisione dei giocatori, chiave di tutte le partite da vincere.

Se Stefano Tonut e Mitchell Watt sono risultati decisivi nel finale (e ormai non fanno più notizia), i segnali positivi e incoraggianti nella Reyer sono venuti anche da un ottimo Jeremy Chappell, emerso da un lungo periodo negativo, e da Austin Daye, che ha saputo giocare al servizio della squadra di coach Walter De Raffaele. Daye, lasciato in panchina e non utilizzato per tutta la partita in casa della Virtus Bologna, ha portato in partita canestri importanti e dalla panchina sta sempre più diventando l’arma della Reyer, quello che di fatto ci si aspetta dallo staff tecnico e da De Raffaele in primis.

Come il recupero di capitan Michael Bramos. Queste a proposito le parole di Federico Casarin sul giocatore nativo di Harper Woods

“Sta rispettando le tappe per riaverlo a disposizione nel finale di stagione, ma intanto ha abbandonato le stampelle, iniziato ad andare in piscina, prosegue il programma predisposto per il rientro in campo”.

E’ quindi tutta un’iniezione di fiducia nei propri mezzi dell’Umana Reyer che sta sempre più crescendo con aggressività e solidità nella propria difesa, perchè la prestazione contro l’Olimpia Milano sta sempre più confermando il senso di squadra degli orogranata. Le avversarie sono avvisate…