Dopo tre quarti in controllo, la Virtus Segafredo Bologna rischia di buttare via la partita nel quarto periodo. Alla fine, comunque, il risultato arride alle Vnere, che vincono 70-75, con Belinelli e Gamble unici in doppia cifra a quota 11. Alla Carpegna non basta la serata di grazia di Marko Filipovity, autore di 25 pti.
La partenza arride alla Virtus, che va subito sullo 0-4, ma subito Pesaro si porta in parità, per poi trovare il primo col libero di Zanetti. Sempre dalla lunetta avviene il controsorpasso di Amedeo Tessitori, prima che Tambone da tre la ribalti ancora. Da qui però la Virtus riesce a portarsi avanti ed a mantenere il vantaggio, con i due liberi di Pajola, sempre più recuperato dall’infortunio che lo ha tenuto fuori nelle scorse settimane, che fa 9-15 dopo i primi 10 min.
Il secondo quarto si apre con il piazzato di Robinson che fa -4, prima che Awudu Abass ristabilisca le distanze. La Segafredo approccia molto bene il periodo, e sembra poter allungare ed indirizzare già la partita. Su una gran invenzione dietro la testa di Ricci, Hunter inchioda la schiacciata, prima che Cain riporti i suoi sul -7. Sasha Djordjevic chiama il timeout, e al rientro la tripla di Josh Adams regala il primo vantaggio in doppia cifra. Anche Repesa chiama il time, e anche lui viene ricompensato coi tre punti di Tambone. La Virtus comunque riesce a gestire un discreto vantaggio di 8 pti fino al ventesimo.
Al rientro dall’intervallo lungo gli emiliani trovano il fin qui massimo vantaggio, di 12 pti, ma Filipovity e Cain, i due migliori marcatori di serata, riportano i padroni di casa a -7. Gran assist di Teodosic per Belinelli, che fa +11, prima che Robinson catturi un rimbalzo offensivo e riporti lo svantaggio sotto la soglia dei 10 pti. Il terzo quarto continua su questa falsariga, con il vantaggio Bologna che continua ad oscillare intorno ai 10 pti.
Nell’ultimo periodo sale però ancor di più in cattedra Marko Filipovity, che dall’arco apre il quarto, portando la Carpegna a -5. Pajola sblocca i suoi, mentre Repesa prende il secondo tecnico e viene allontanato dalla panchina, prima che ancora il talento ungherese, con 7 pti consecutivi, trovi la clamorosa parità. Arriva addirittura il sorpasso: Tambone trova la tripla, e Djordjevic cerca di spezzare il parziale. La reazione Virtus c’è, grazie alla fisicità di Julian Gamble. Pesaro probabilmente accusa la stanchezza della rincorsa, e alla fine gli ospiti portano a casa lo sfida, con la tripla di Markovic che la chiude.